Gallerie Ormus a Cagliari riqualificate, da poco, ma già nuovamente sfregiate dai vandali, che non si mettono problemi né a pasticciare i muri, né a invadere di rifiuti le scalinate interne e né a rompere le rampe di accesso per disabili. Giovanni Runchina, ottantadue anni, ex professore di liceo e Università, abita in una delle scale interne del complesso edilizio compreso tra via Salaris, via Sant’Alenixedda, piazza Giovanni XXIII e via Dante, ed è tra i più decisi nel chiedere “le telecamere, sono anni che il Comune non ci risponde. Qui soprattutto la sera c’è il coprifuoco, si ha paura ad uscire di casa. Ci sono ragazzini che cantano e che corrono e sfrecciano sugli skateboard. Ho provato a redarguirli, chiedendo loro di smetterla di fare chiasso, per tutta risposta mi hanno insultato e mi hanno preso a spinte. Anche con alcuni genitori, mi hanno detto di farmi gli affari miei”.
Indica i tanti graffiti che sporcano totalmente i muri delle gallerie, Runchina: “Scritte e sgorbi ovunque. Tutta Cagliari è disseminata di telecamere, servono anche qui. C’è molta sporcizia, spesso si dimenticano di venire a pulire e mi è toccato chiamare il numero verde del Comune per risolvere la situazione”.











