Il momento tanto atteso è arrivato: il governo italiano ha deciso di sostenere ufficialmente la candidatura del sito di Sos Enattos, a Lula, per ospitare Einstein Telescope, l’avveniristico impianto di rilevazione delle onde gravitazionali. Una sorta di gigantesco orecchio sull’universo, che permetterà di fare scoperte finora inimmaginabili, con un ritorno economico e di visibilità internazionale estremamente importanti.
Il percorso per portare l’Einstein Telescope in Sardegna è iniziato circa sette anni fa, quando l’allora giunta Pigliaru decise di intraprendere la non facile strada candidandosi in una competizione internazionale che vede concorrenti dalle forti potenzialità. Tutta la fase preparatoria fu completata e lasciata in eredità all’attuale giunta regionale, che ha inserito Einstein Telescope come progetto guida del Pnnr.
“Einstein Telescope rappresenta la più grande sfida scientifica e tecnologica, un progetto straordinario che consente di consolidare l’immagine di una Sardegna come ecosistema favorevole agli investimenti in innovazione, ricerca, sviluppo. Stiamo svolgendo un importante percorso di riconversione di tutto il nostro sistema minerario con progetti di questo tipo, a partire dal pozzo della miniera del Sulcis, che diventerà una torre di distillazione di un gas nobile come l’argon, fino alla Einstein Telescope e al radiotelescopio di San Basilio che già esiste. Tutto questo consolida anche un modello di sviluppo alternativo che, attraverso l’investimento nella scienza, rappresenta anche una ricetta contro lo spopolamento e per il rilancio delle zone interne”, ha detto Solinas, che questo pomeriggio ha partecipato, a Roma, alla presentazione ufficiale della candidatura italiana per ospitare, nelle miniere di Sos Enattos appunto, l’Einstein Telescope alla presenza, tra gli altri, della premier Meloni.
Solinas, ringraziando il Governo per il supporto senza il quale, ha detto, la Sardegna non avrebbe potuto arrivare a questo punto, e la Comunità scientifica nazionale, ha ricordato l’impegno della Regione in un progetto che “metterà la Sardegna e l’Italia per i 50 anni successivi alla sua realizzazione al centro della comunità scientifica internazionale. Per la Sardegna – ha proseguito il Presidente Solinas – la realizzazione dell’Einstein Telescope a Lula è una scommessa sulla quale siamo pronti a mettere, oltre a tutto il supporto politico, burocratico, amministrativo, anche uno stanziamento importante che è in concorrenza con quello che sta facendo e farà il Governo”.
“Per la prima volta la Sardegna ha una straordinaria possibilità di riscatto economico e sociale: con la candidatura ufficiale del sito di Sos Enattos la Sardegna avrà un’opportunità di sviluppo unica nel suo genere, un motore di sviluppo, innovazione e crescita che investirà non solo la nostra Isola ma l’Italia e l’intera Europa. La possibilità che la Sardegna, e il territorio di Lula in particolare, possa ospitare il più grande e sensibile telescopio di onde gravitazionali mai realizzato, già compreso tra le grandi infrastrutture di ricerca sulle quali l’Europa ha deciso di puntare nel prossimo futuro, è oggi un fatto concreto, una possibilità reale. Continueremo a lavorare affinché a settembre del 2024 la Sardegna possa davvero essere la scelta dell’Europa”, ha concluso Solinas.












