E’ un giallo il reclutamento dei giornalisti per l’ufficio stampa della Regione, o meglio per l’ufficio stampa presidenziale di Alessandra Todde – si sa che per i 5 stelle la comunicazione è tutto – visto che gli assessori si sono già quasi tutti autodotati di un addetto alla comunicazione in modo autonomo e con procedure misteriose.
Nella mattinata di oggi, sul sito dell’Aspal, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, nella sezione riservata a Concorsi e Selezioni, è stato pubblicato un annuncio della Regione Sardegna per la ricerca di un capo ufficio stampa, otto addetti stampa e quattro esperti qualificati in materia di social media management, digital Pr, video making and editing, illustrazione e grafica digitale.
L’annuncio, che poneva come termine ultimo il prossimo 20 novembre, aveva l’obiettivo di raccogliere manifestazioni di interesse per la formazione di una short list, finalizzata all’assunzione con un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato.
A corredo, per tutte le informazioni del caso e la presentazione delle candidature, un link che avrebbe dovuto puntare al sito della Regione ma che invece apriva una famigerata pagina 404, quelle inesistenti.
All’ora di pranzo, poco dopo le 13, dal sito dell’Aspal però sparisce tutto, avviso e ogni traccia della ricerca di giornalisti. Non si sa se per correggere l’errore materiale del link che non portava a nulla o perché, nel corso della mattina, qualcuno ha cambiato idea sulle modalità di selezione dell’ufficio stampa della giunta regionale, selezione ufficiosamente in corso da mesi con decine di candidati intervistati, ma senza ancora nessuna decisione. Almeno senza decisioni ufficializzate, perché i nomi di chi andrà a ricoprire quell’ambito posto di lavoro girano già da settimane.
Comunque, un apparato così sfarzoso per scrivere comunicati stampa non si era mai visto. Finora, gli addetti stampa erano complessivamente 12 più il capo ufficio stampa: parliamo di quelli a tempo determinato con incarico fiduciario legato alla legislatura, quelli a tempo indeterminato stanno lì, inamovibili. Quei dodici facevano il lavoro per tutti, presidente (che in più aveva un portavoce) e assessori, di solito avendo un assessore di riferimento ma girando dove capita e dove serve.
Con la gestione Todde e 5 stelle, per i quali la comunicazione viene prima di qualunque altra cosa, cambia tutto: gli assessori si sono scelti non si sa come e con quali criteri i loro addetti stampa, ovviamente tutto nel silenzio più assoluto e senza ufficializzare nulla. E sono già dodici, forse qualcuno in meno perché alcuni hanno preferito investire in altro quella parte di denaro.
Ora si apre il capitolo presidenza: la Todde ha già un consulente da 123mila euro all’anno (come gli altri consulenti), ma adesso si doterà di un mega staff per la comunicazione presidenziale fatta da un capo ufficio stampa, 8 giornalisti e 4 social media manager.












