Ingenti danni per allevatori e agricoltori. “Esistono i presupposti per dichiarare lo Stato di Calamità Naturale, sicuramente per un risarcimento dei danni subiti. Spero che la solidarietà non manchi mai e che il focus della Regione, questa volta, si accenda anche su Gesico” esprime Carlo Carta, presidente della Pro Loco.
Sono immagini drammatiche quelle che giungono dal piccolo centro del Sud Sardegna e che raccontano bene quanto accaduto domenica pomeriggio: un violento nubifragio, si è concentrato nel territorio di Mandas e ha coinvolto i paesi confinanti poiché l’acqua, oltre 80 mm caduta in poche ore, “è confluita abbondantemente sul Rio Mandas che scende appunto a Gesico per ricongiungersi con il Rio Mannu (Sippiu). C’è da dire, ad onor del vero, che la pulizia di Fiumi e Canali operata recentemente dal Comune di Gesico, ha dato i suoi frutti, altrimenti ben più seri sarebbero stati i problemi e soprattutto i danni che eppure ci sono stati. E a farne le spese è stato il nostro compaesano Franco Desogus, allevatore, che durante la piena del Rio Mandas (Rio Lemu), ha visto decimarsi il suo gregge di pecore. Ben 40 animali sono deceduti a causa della furia dell’acqua” ha espresso Carta.
Una tragedia che si aggiunge alla già crisi dell’agricoltura e della pastorizia: “Dispiace vedere le carcasse di splendidi animali, adagiati ora sui campi in fiore di Muredda. Bellissimi esemplari selezionati. Dispiace ovviamente anche per Franco, che ogni anno combatte contro il fuoco che puntualmente minaccia la sua bella azienda, ed ora ci si mette pure l’acqua”.
Anche altre aziende, quelle di Porceddu e Sanna, lungo la strada che da Gesico porta a Villamar, hanno subito ingenti danni: viene auspicato l’intervento delle istituzioni e la solidarietà verso chi, in pochi minuti, ha perso una buona parte del suo lavoro e gli animali del gregge.












