Ha sfidato il mare in tempesta per salvare due ragazzi in difficoltà, ma non è riuscito a tornare a riva. Un uomo di 70 anni, pensionato residente in provincia di Milano, ha perso la vita nelle acque agitate di Buggerru. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi del 118, per lui non c’è stato nulla da fare. Sul litorale sventolava la bandiera rossa, segnalando il pericolo per le onde alte spinte dal maestrale. La notizia ha scosso la comunità locale e il web, dove si è aperto un acceso dibattito.
In tanti, pur riconoscendo il gesto eroico dell’uomo, puntano il dito contro l’imprudenza e la mancanza di attenzione dei genitori. “Negli anni passati ho lavorato in uno stabilimento in quella spiaggia come bagnino. Quando le condizioni del mare non permettevano la balneazione veniva esposta la bandiera rossa. Sa quante persone nonostante tutto andavano in acqua. Sa quante ne ho richiamato e da quante sono stato mandato a quel paese? C’è poco da spiegare, specialmente a chi non vuole capire. Se le condizioni del mare non lo permettono, non si deve entrare in acqua”, scrive un ex bagnino. C’è chi sottolinea l’eroismo della vittima: “Grandissima stima per questo signore, dovrebbero dargli una medaglia al valore. Cari genitori, quando vedete il mare in quelle condizioni, i figli teneteli vicini e controllati: è vostra responsabilità”. Altri invece evidenziano i rischi corsi ogni giorno dai soccorritori: “Anche i bagnini non devono ogni volta rischiare la propria vita perché i genitori non si guardano i propri figli!”. Il tema è sempre lo stesso: il ruolo dei genitori. “E i genitori dov’erano?”, si legge in un commento. “Io ci ho fatto tutta l’infanzia a Buggerru. E quando il mare era mosso, e la bandiera rossa, stavo fuori dall’acqua. Mia mamma non mi ci faceva neanche avvicinare”. Molti osservano come il mare della zona, noto per le mareggiate e le correnti insidiose, non possa mai essere sottovalutato: “A prescindere dalla bandiera, ci vorrebbe più responsabilità per tuffarsi in un mare già normalmente pericoloso, che dalle foto appare molto agitato”. E ancora: “Questo perché non si ha la coscienza del pericolo. Il mare è bello ma anche pericoloso, in questi giorni era spaventoso, con onde altissime”. C’è chi parla senza mezzi termini di imprudenza: “L’imprudenza ha causato una tragedia”. E chi ribadisce: “Se i genitori si comportassero da tali, certe disgrazie si potrebbero evitare. I bambini con il mare così mosso, anche no! Invece vengono lasciati tranquillamente in balia delle onde”. Un coro di voci che si unisce nello stesso appello: tragedie come quella di Buggerru si sarebbero potute evitare, se solo fossero state rispettate le regole.











