Monastir – Furti, danneggiamenti e “situazioni che minano la civile convivenza”: la gestione del fenomeno migratorio “sta generando tensioni sociali e insicurezza diffusa”, richiesta di ulteriori forze per garantire una maggiore attività di vigilanza e prevenzione all’interno del paese.
È sotto gli occhi di tutti che il nostro territorio sta vivendo una fase complessa, aggravata anche dalle difficoltà legate alla gestione del fenomeno migratorio, che sta generando tensioni sociali e insicurezza diffusa. È nostro dovere – spiegano Alessio Marotto e Luigi Perra Gruppo Consiliare “Monastir è adesso” – affrontare questi problemi con tempestività e responsabilità, prima che possano degenerare in episodi più gravi”.
La stipula di convenzioni con altri Comuni al fine di impiegare personale di Polizia Locale in servizio aggiuntivo fino a 12 ore.
Non si tratta di richiedere alla Polizia Locale di assumere compiti di ordine pubblico, che spettano giustamente a Carabinieri e Polizia di Stato, bensì di garantire una maggiore attività di vigilanza e prevenzione all’interno del paese, in particolare nelle ore pomeridiane più delicate (dalle 14 alle 18), con la presenza costante di almeno due pattuglie sul territorio.
Il presidio del territorio è oggi più che mai indispensabile. La sicurezza dei cittadini non può più attendere e la fiducia nelle istituzioni passa anche dalla capacità di dare risposte concrete ai bisogni di chi vive il paese ogni giorno”. Se nuovi interventi non verranno adottati, “sarà nostro dovere rivolgerci al Prefetto per chiedere misure straordinarie”.
Le reazioni: “Sono troppi, nelle fermate delle corriere ormai è impensabile far prendere i mezzi ai ragazzini, qui è questione di sicurezza” spiega un residente.
“È difficile mantenere la calma quando i figli sono stati coinvolti in spiacevoli episodi, spero che non capiti più” esprime un altro.
Un appello, infine, quello lanciato da Ugas: “Lo abbiamo sempre detto, la comunità di Monastir non può essere lasciata sola”.













