Un estremo saluto che passerà alla storia di Cagliari, quello del giovanissimo William Corona di San Michele. L’amore dei coetanei per lui ha colpito davvero tutti e aperto un interessante dibattito anche nella Chiesa Sarda. Oggi infatti sul sito chiesasarda.it è stato pubblicato un interessante commento di Paolo Matta, questi alcuni interessanti stralci: “Difficile definirlo un rito funebre. La piazza San Michele trasformata in un’arena calcistica tra fumogeni, lanci di palloncini rossoblù, cori da curva, rombo di motorini che impennano e scorrazzano a tutto gas, applausi a scena aperta. E poi quella nera carrozza con la teca a vetri dorata, e quella bara bianca che galleggia fra le onde di mille mani. E ancora lancio di fiori e una surreale arramadura lungo le strade di Is Mirrionis percorse dal corteo”.
Chiesasarda.it insomma mette l’accento sulla spettacolarizzazione dell’evento arrivando a una conclusione: la vera predica del funerale sono stati proprio loro, quei ragazzi. Al di là delle responsabilità di quel maledetto incidente sulla statale 554: “Restano ancora da chiarire responsabilità (civili e penali) tremende.Ma, anziché attendere nel silenzio e nel dolore la fine delle indagini, William diventa un eroe che merita funerali indimenticabili, degni appunto di chi ha compiuto una grande impresa.Perché questo rovesciamento di prospettiva. Che spiegazione dare a questa sorta di beatificazione popolare che un intero rione ha decretato a questo suo figlio ancora adolescente? Quale insegnamento da questo rovesciamento di prospettiva e di valori?Quale lezione per gli adolescenti, i 16enni che vivono nelle nostre case?Cosa avranno capito da queste sconcertanti sequenze, già supercliccate in tutti i social? Forse è solo questa la predica di questo funerale…”. Questi i dubbi sollevati sul sito legato alla Diocesi, mentre tra i giovani del quartiere non ci sono dubbi: è stato il funerale più commovente e sentito dell’intera storia”.










