Si chiamano Franco Murgia, giardiniere del Comune di Serrenti, e Tatiana Flumini la coppia che da 5 anni si prende cura di un giardino dal sapore tropicale: qui hanno sperimentato colture che, sino a poco tempo fa, erano impensabili alle nostre latitudini. Ma il clima è veramente cambiato e papaya, alkakengiu, guava, litchi, longan, avocado crescono in abbondanza.
Per loro sperimentare questa nuova esperienza è stato per amore verso la natura, per ornare il prezioso giardino fiorito di casa dove, tra sentieri e piante particolari, una sezione è stata dedicata alla flora dei tropici. E conosciuti per gentilezza e sensibilità, Franco e Tatiana hanno deciso di condividere la loro esperienza anche per invitare i giovani a cimentarsi in queste colture e aprire nuove strade all’agricoltura del territorio: “Abbiamo circa 20 varietà di pitaya (frutto del drago) banane, bacche di gojii, mela del deserto, melone peppino, papaya, alkakengiu, guava, litchi, longan, avocado, pitanga, zucca cayote, zucca karela kiwano, melone Queen Anne, cetriolo delle Antille, tomatillo, facussa, maracuya, carissa, canna da zucchero e tanto altro riconducendo il tutto al cambiamento climatico”. L’intento è quello di “smuovere i giovani per mettersi in gioco con nuove colture, abbiamao da poco aperto anche un gruppo su facebook e stiamo riscontrando un notevole apprezzamento, siamo già 3300 membri, quindi un chiaro segnale che la materia incuriosisce”. Un gruppo nato per scambiare opinioni, consigli e progetti, insomma, quello di “Passione frutta esotica in Sardegna” dove è possibile anche barattare semi e specialità.
I benefici: “La frutta e gli ortaggi tropicali hanno un contenuto di vitamine e di antiossidanti di gran lunga superiore alla frutta tipica nostra, quindi un grandissimo vantaggio per il nostro organismo”. Belli, buoni e salutari, quindi, da integrare con la tipica frutta e verdura del territorio sardo, tutto a km 0.











