Frode nelle forniture pubbliche, arresti domiciliari per un imprenditore: sequestrati 10,8 milioni di euro e 2,7 milioni di mascherine.
Frode nelle forniture pubbliche: è questo il reato contestato dalla Procura di Cagliari che ha portato agli arresti domiciliari l’amministratore unico di un’impresa avente sedi a Roma e Reggio Calabria.
Ordinato il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di somme per 10.862.620 euro.
L’operazione scaturisce dalle investigazioni intensificate e correlate alla contingenza sanitaria, incentrate sull’acquisizione, lo scorso marzo 2020, da parte della direzione regionale della Protezione civile della Regione Sardegna, una fornitura di 4 milioni di pezzi, tra mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione, per un importo di oltre 18 milioni di euro.
L’azienda aggiudicataria si era impegnata a fornire il materiale secondo una precisa tempistica.
Le fiamme gialle cagliaritane hanno dato esecuzione a diversi decreti di perquisizione nei confronti della società e hanno acquisito documenti presso spedizionieri, operatori doganali e ditte di trasporto.
Ad oggi, le investigazioni hanno consentito di rilevare come, malgrado i numerosi solleciti operati dalla Regione, la fornitura non ha avuto tutte le prescritte certificazioni tecniche e, in alcuni casi, a corredo della merce di fabbricazione cinese sono state utilizzate certificazioni senza validità legale.
In alcuni casi i prodotti si sono rivelati non regolari in quanto non conformi alle norme vigenti.
Non solo, l’imprenditore ha dichiarato in modo non veritiero di aver interessato l’ISS e di aver ottenuto una valutazione positiva sulla procedura adottata e sulla commercializzazione.









