Caro direttore sono un cameriere professionista, ho studiato, studio e continuerò a farlo.
Le sto scrivendo in merito all’articolo degli infermieri sardi “trattati come camerieri”, perché come i camerieri??
Secondo lei la mia categoria é schiavizzata? Costretta a fare anche quello che non compete? Il suo giornalista voleva dire questo? Perché ho l’obbligo di dirle che quel tipo di sfruttamento che si intende, forse, potrebbe avere origine proprio nella sua Sardegna e nessun “giornale” ne parla.
Se vuole un articolo da scrivere le consiglio di chiamare la Finanza e mandarla in un ristorante a caso delle sue parti e poi scrivere di come hanno chiuso quel ristorante con del lavoro nero (come ad esempio i classici pezzi da comprare a £50 da altri giornalisti che non hanno un lavoro fisso).
Spero che non la prenda come un attacco ma anche noi siamo trattati come i giornalisti.
Per favore difendete la mia categoria, non associate la mia categoria come la feccia dei lavori.
Buona giornata.
Francesco











