Confermato l’esito della tac. Francesca Deidda è stata uccisa nel divano di casa sua con un colpo alla testa che le ha procurato un taglio sul cranio di 8-10 cm. Forse mentre dormiva. E’ l’esito dell’autopsia che è terminata al Brotzu nella tarda serata di oggi. Non è stato un martello come molti pensavano. Ma un oggetto più grande come un posacenere pesante o un manubrio da palestra. Il corpo non presenta altre fratture. E’ possibile che Francesca Deidda dormisse al momento della sua uccisione. A far pensare che la Deidda sia stata colta di sorpresa alcuni dettagli trovati sul divano ma, soprattutto, la posizione del corpo all’interno del borsone scuro: la donna era in posizione fetale, e si ipotizza che Sollai l’abbia quindi spostata dal divano all’interno del borsone stesso. Ancora presto per definire la data della morte della donna, scomparsa il 10 maggio scorso. Domani mattina è previsto un nuovo sopralluogo nell’appartamento di San Sperate e probabilmente anche nella zona di San Priamo dove è stato ritrovato il borsone col cadavere della donna. Tempi lunghi invece per i funerali che potranno essere celebrati solo tra 2 o 3 mesi. Per l’omicidio di Francesca Deidda è in questo momento in carcere il marito Igor Sollai, che però si professa innocente. L’autopsia è stata affidata a Roberto Demontis che si è avvalso della collaborazione della consulente antropologa Giulia Caccia, incaricata dal pm Marco Cocco. Gianfrancesco Piscitelli, difensore del fratello della vittima, Andrea Deidda, dopo avere già nominato nel team di difesa la Roberta Bruzzone, ha nominato come consulente di parte la nota antropologa e odontologa forense di Roma Chantal Milani. Molto conosciuta al grande pubblico dopo la collaborazione con l’equipe di Alberto Angela (ha ricostruito il volto di Cleopatra), nell’ambiente scientifico forense italiano Chantal Milani è una delle pochissime esperte di antropologia e odontologia forense. Di recente diventata full member della American Academy of Forensic Sciences, la più prestigiosa organizzazione internazionale al mondo.
Intanto, confermato un nuovo controllo del Ris nell’abitazione di San Sperate, dopo il sopralluogo durato mezz’ora e fatto oggi, quasi in parallelo con l’autopsia. Alle nuove verifiche parteciperanno anche i legali del 43enne, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, che attendono di avere nuove carte tra le mani prima di tornare in carcere e sentire il loro assistito.
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