Emergono nuovi e particolari retroscena dietro la morte della vigilessa 33 enne Sofia Stefani. La donna è stata uccisa dal suo ex comandante Giampiero Gualandi, 60 anni, nel comando della polizia locale di Anzola Emilia. L’uomo inizialmente aveva parlato di un colpo esploso accidentalmente mentre puliva la pistola, versione a cui gli inquirenti non hanno creduto. Da quanto riferito da fonti vicine alla vicenda a Fanpage, sembra che non solo i due avessero una relazione, ma che fosse l’omicida a volersi tirare indietro.
Gualandi, sposato, sembra volesse quindi porre fine alla relazione con la collega, mentre lei no. Tuttavia, il legale di Gualandi continua a sostenere l’ipotesi dell’incidente: “Non è stato volontario, non è stato un femminicidio. È una tragedia immane per cui siamo tutti devastati.” Intanto, il 60 enne è indagato per omicidio volontario e la Procura di Bologna ha disposto l’autopsia sul corpo della vigilessa per chiarire ulteriormente cosa sia accaduto realmente ieri pomeriggio.













