I dipendenti dell’Agenzia regionale del Lavoro di via Is Mirrionis, pagati con i soldi delle famiglie dei disoccupati sardi, devono sentirsi particolarmente stressati e fuori forma. Tanto che, nel progetto di ampliamento approvato ieri dal consiglio comunale che costerà quasi due milioni di euro, avranno a loro disposizione anche una palestra personale. Uno spazio ginnico pagato con soldi pubblici, con attrezzi e una sala per esercizi fisici. Sarebbe ironico affermare che hanno bisogno di farsi i muscoli, per affrontare l’emergenza-lavoro. Sarebbe pretestuoso interrogarsi su quanti posti di lavoro abbia davvero creato questo ente dalla sua nascita sino ad oggi, e come mai nell’organico siano stati assunti e abbiamo fatto facilmente carriera diversi iscritti (e persino candidati) di Sel, che guardacaso è uno dei partiti che governa in Regione e al Comune. Dove quasi in silenzio sta passando questo progetto che ieri è stato contestato dalla consigliera Marisa Depau in Aula: ““Un intervento che mi lascia perplessa, come si può pensare a costruire palestre per i dipendenti regionali proprio di fronte alle case popolari dove decine di famiglie vivono nel degrado? Una scelta politica inconcepibile”. Subito difesa dall’assessore Paolo Frau, quello che gli ambientalisti cagliaritani definiscono amico del mattone. “Non capisco cosa ci sia di scandaloso in un intervento che ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori”, dice Frau. Noi troviamo francamente allucinante che, nell’ente al quale si rivolgono i disoccupati, si spendano 2 milioni di euro per un ampliamento che prevede una palestra pagata con i soldi nostri. Mentre migliaia di giovani sardi sono senza lavoro, si pensa a potenziare i glutei dei dipendenti regionali. Quei soldi, magari, potevano essere messi a disposizione delle giovani imprese, o di chi ancora sogna un back dopo il master.
Il progetto proposto prevede, come si legge nella delibera, “al piano terra la modifica dei locali spogliatoio- bagni e corridoio al servizio del fabbricato, ex officine della scuola professionale ora in disuso, localizzato nel retro del complesso , al fine di ottenere uno spazio da mettere a disposizione del personale per le pause e per eventuali riunioni istituzionali o sindacali. Al primo piano verranno realizzati sei ambienti da destinare ad uffici, nell’ala est dell’edifico, e un open space destinato a sala riunioni nel lato ovest. E sulla terrazza di copertura la realizzazione di un nuovo piano per l’intera lunghezza dello stabile. Ad est è prevista l’area direzionale e i servizi necessari, segreterie e spazi di cortesia, al centro una sala d’attesa, e ad ovest gli uffici e un ulteriore open space e servizi igienici per il personale e la direzione”.
A cosa servono tutti questi uffici, sono direttamente proporzionali ai posti creati dall’Agenzia regionale del Lavoro? Perchè dobbiamo pagare con soldi pubblici gli spazi ginnici dei dipendenti regionali? E perchè il centrosinistra cagliaritano approva questa spesa ingente proprio nel quartiere di Is Mirrionis che avrebbe bisogno di ben altri interventi? Nel silenzio del sindaco Zedda, che nei quartieri popolari non va oltre asfalto e giardinetti ma non commenta il caso-Agenzia del Lavoro. Forse non c’è poi tanto da stupirsi, se si pensa che a fare carriera in questa Agenzia sono stati persino i parenti strettissimi dei politici influenti di sinistra, mentre i disoccupati resteranno nelle vecchie e nelle nuove sale d’attesa. Nomi e cognomi che faremo presto. Hasta la victoria, compagno!












