Serviva una vittoria e vittoria è stata. Il Cagliari ora è secondo in solitudine dietro il Crotone. Il Trapani ha combattuto ma alla fine si è dovuto arrendere allo strapotere calcistico e tecnico dei rossoblù. La partita non era semplice per i troppi infortuni che hanno colpito nelle ultime settimane i giocatori del Cagliari. Rastelli ha scelto un centrocampo di qualità con giocatori di ruolo e ha dato maggiore equilibrio ad un reparto che nelle ultime trasferte, in particolare a Novara, aveva sofferto l’aggressività e il dinamismo degli avversari. Fossati, Di Gennaro e Dessena hanno creato una diga insuperabile a protezione della difesa e il Trapani nel primo tempo non è mai riuscito a rendersi pericoloso. La posizione di Farias e di Joao Pedro,oggi più avanzati, ha dato più respiro alla manovra offensiva e l’ottima prova di Melchiorri ha fatto la differenza. Dalle sue giocate sono nati i due gol di Farias che di fatto hanno chiuso la partita nella prima mezz’ora. Il Cagliari prima del gol non era riuscito a sviluppare manovre importanti perché il Trapani di Cosmi era molto aggressivo e con la squadra corta era riuscito a chiudere gli spazi e a non far giocare i rossoblù.
In chiusura del primo tempo è arrivato il terzo gol. Pisacane è saltato più in alto di tutti e di testa, su calcio d’angolo battuto da Di Gennaro, ha piazzato la palla nell’angolo alto della porta difesa da Andrade. Le squadre sono andate negli spogliatoi con un vantaggio rassicurante per i cagliaritani. Un 3-0 che non lasciava spazio a discussioni e ampiamente meritato. Nella ripresa il Trapani è partito bene, considerato che non aveva più niente da perdere, e ha giocato con decisione tutte le sue carte. Nella prima occasione imortante la traversa ha respinto un gran tiro dai 25 metri di Raffaello e nell’azione successiva i siciliani hanno accorciato le distanze. Scognamiglio ancora di testa su azione da calcio d’angolo ha anticipato tutti e ha battuto Storari. Il Cagliari è rimasto a guardare e forse la testa era già rivolta all’impegno infrasettimanale di martedì col Perugia di Bisoli.I giocatori hanno affrontato la seconda parte della gara con un atteggiamento troppo rinunciatario e hanno regalato palloni facili agli avversari. Fino al 70′ il Cagliari non si è visto. Solo dopo aver rischiato di subire il secondo gol la squadra ha reagito. Superato il periodo buio i cagliaritani sollecitati da Rastelli,incontenibile in panchina, hanno ripreso a giocare. E proprio Farias è stato il vero protagonista. Il brasiliano ha preso per mano la squadra e, in pochi minuti, le sue azioni e le sue giocate di fino e di grande qualità tecnica hanno cambiato la partita riportandola nei binari più consoni ai rossoblù sicuramente più forti dal punto di vista tecnico e qualitativo. Il bomber avrebbe potuto aumentare il suo bottino personale ma è riuscito a fallire le occasioni più facili anche per aver cercato sempre la giocata più spettacolare e raffinata. Nel Dna del giocatore c’è una gran voglia di divertirsi e di divertire il pubblico. Farias ha deciso di essere un pochino altruista e nel finale ha fornito l’assist vincente a Giannetti che all’83’ ha realizzato il gol che ha spezzato i sogni e le ambizioni del Trapani ormai proiettato in un disperato tentativo di rimonta. L’attaccante in precedenza aveva sfiorato più volte la sua tripletta personale con alcune iniziative davvero incontenibili e con la difesa del Trapani sempre in affanno e costretta ad effettuare alcuni interventi disperati per evitare la goleada. Il brasiliano fino alla fine ha cercato la giocata di fino e dopo essersi liberato di tre giocatori e dello stesso portiere ha cercato il gol con un colpo di tacco ma non è riuscito nell’impresa. Alla fine sono arrivati tre punti importanti che consentono ai rossoblù di proseguire la striscia positiva al Sant’Elia. Ora fra tre giorni si va a Perugia e il Cagliari dovrà dimostrare che il mal di trasferta è solo un ricordo.












