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Vista la grande richiesta da parte del pubblico e in seguito alla cancellazione delle recite per le scuole (DPCM 25/02/2020, art. 1, c1, lettera b, legato alle “disposizioni delle misure urgenti per il contenimento del contagio” da COVID-19) di Pagliacci, dramma in un prologo e due atti su libretto e musica di Ruggero Leoncavallo (Napoli, 1857 – Montecatini Terme, 1919), secondo appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2020 del Teatro Lirico di Cagliari, il capolavoro del Verismo musicale va in scena, in forma integrale, per la rassegna “Famiglie, all’Opera!”, anche martedì 3 marzo e venerdì 6 marzo alle 16, per due recite rivolte alle famiglie, alle associazioni musicali e culturali e ai giovani.
Pagliacci, assente dal 2013 dal palcoscenico cittadino, viene rappresentato in un allestimento del Teatro Regio di Torino, firmato per la regia da Gabriele Lavia, ripresa a Cagliari da Daniela Zedda, per le scene e i costumi da Paolo Ventura (i costumi ripresi da Beniamino Fadda), per le luci da Andrea Anfossi, riprese da Andrea Ledda.
L’allestimento risale al gennaio 2017 e Gabriele Lavia, celebre attore, regista e sceneggiatore milanese, associa nella messinscena realtà e naturalismo, arrivando così al cuore della poetica verista. L’ambientazione è quella di una periferia rurale italiana del secondo dopoguerra, devastata dai bombardamenti e con forti richiami estetici al Neorealismo cinematografico, a cui Gabriele Lavia rende chiaramente omaggio.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari e il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sono guidati da Lü Jia, direttore artistico e musicale del NCPA (National Centre for the Performing Arts) di Pechino, che ritorna sul podio a Cagliari dopo vent’anni. Il maestro del coro è Donato Sivo, mentre il maestro del coro di voci bianche è Enrico Di Maira.
Di prim’ordine anche i due cast che si alternano nelle due recite e che prevedono: Rachele Stanisci (3)/Elisa Balbo (6) (Nedda), Walter Fraccaro (3)/Diego Cavazzin (6) (Canio), Marco Caria (3)/Elia Fabbian (6) (Tonio), Matteo Falcier (3)/Vassily Solodkyy (6) (Peppe), Andrea Borghini (3)/Filippo Polinelli (6) (Silvio), Paolo Floris (Primo contadino), Enrico Zara (Secondo contadino).
L’opera, della durata complessiva di 1 ora e 10 minuti circa, viene rappresentata ovviamente in lingua italiana e il pubblico, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, ha anche l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.
Prezzi: posto unico 5 euro.