Ha cercato di fare arrivare ai detenuti del carcere Uta oltre cento dosi tra eroina e hascisc, ma i suoi piani sono stati letteralmente stroncati al fiuto del cane antidroga Zoi, un labrador. Una 24enne cagliaritana, S. M., è stata denunciata all’autorità giudiziaria e tutta la droga è stata sequestrata. Il fatto è avvenuto durante il controllo dei familiari in ingresso. Il cane antidroga ha segnalato in modo evidente la donna, risultata poi essere negativa alla perquisizione. Infatti, prima di entrare, alla vista dei cani si è diretta ai bagni riservati ai familiari detenuti per depositare il malloppo, atteggiamento che non è sfuggito ai poliziotti in servizio di controllo. La donna, una volta terminato il colloquio si è diretta nuovamente ai bagni per recuperare il pacco ma all’uscita ad attenderla c’erano nuovamente i cinofili e il personale del posto che hanno recuperato lo stupefacente.
Il segretario regionale Fns Cisl Sardegna dichiara: “Ancora una volta la polizia Penitenziaria dimostra attenzione e professionalità portando a compimento un’altra delicata operazione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ottimo lavoro quindi da parte del reparto cinofili e dei colleghi in servizio nel carcere cagliaritano. Ribadiamo all’amministratore centrale a Roma la necessità di attenzionare maggiormente questo fenomeno sicuramente migliorabile con l’incremento di conduttori cinofili unitamente ad un adeguato incremento di poliziotti nelle carceri che oggi soffrono una carenza di circa 500 unità”.











