Momenti di grandissima ed intensa emozione quelli che si sono vissuti dentro e fuori la Basilica di Nostra Signora di Bonaria in occasione dell’ ultimo saluto a Gigi Riva . Migliaia di Sardi e non solo hanno accolto il feretro di ” Rombo di Tuono ” con affetto immenso ed hanno seguito in silenzio la Commemorazione funebre e le bellissime parole pronunciate dall’ Arcivescovo Baturi e da Nicola Riva accompagnandole poi da applausi appassionati , parole che hanno saputo toccare il cuore di tutti i presenti e di tutti coloro che hanno seguito la diretta televisiva , rendendo omaggio ad un figlio della Sardegna che ha saputo onorarla e apprezzarla come pochi. La compostezza ed il dolore ha accomunato sia chi ha vissuto le gesta del Campione negli anni in cui calcava i campi di calcio sia chi lo ha seguito durante gli anni della sua attivita’ come dirigente rossoblu e come Team Manager della Nazionale . Un unica grande profonda ed immensa emozione che ha fatto vivere a tutti dei momenti assolutamente unici ed indimenticabili . Vedere il feretro sorretto da alcuni dei suoi vecchi compagni di squadra, da grandi ex rossoblu e da tanti dei ragazzi che nel 2006 hanno condiviso con lui la gioia della vittoria del Mondiale di Calcio in Germania ha toccato il cuore di tutti . Quei lunghissimi minuti in cui hanno sostato fermi ed immobili sul piazzale davanti ad una folla immensa sono sembrati interminabili ed hanno dato a molti la sensazione che il tempo si fosse fermato e che li’ in quel preciso momento si era concentrato tutto l’ orgoglio e la fierezza di un intero popolo che salutava per sempre uno dei suoi figli piu’ rappresentativi . Allo stesso tempo i figli e la famiglia di Gigi , stravolti dal dolore hanno sentito il calore e la vicinanza di tutti in un abbraccio ideale che ha ulteriormente provocato sentimenti di profonda ed intensa emozione , in quegli attimi si e’ avuta la netta sensazione che idealmente la Sardegna intera li avesse avvolti tra le sue braccia confortandoli e non facendoli sentire soli .Di grande impatto emotivo e’ stato inoltre il movimento delle sciarpe rossoblu e delle bandiere con il numero 11 , unito agli inni ed ai cori che hanno salutato per l’ ultima volta l’ eroe , il mito e la leggenda che ha accompagnato il vissuto di intere generazioni. E’ stato un susseguirsi di momenti indimenticabili , di una profondita’ ed intesita’ rare , capaci di costruire una catarsi collettiva che a partire dai rappresentanti delle istituzioni civili e sportive per proseguire con i calciatori del presente e del passato per giungere infine ai tifosi , ha saputo mostrare a tutti l’immenso cuore del popolo sardo.










