C’è anche un’altra questione sul tavolo, ossia quella legata a via Sassari: “Si chiedere la riapertura, oggi tristemente chiusa al traffico, ai residenti e ai turisti per soddisfare le esigenze di qualche ristoratore che apre solo la sera”.
Due tematiche molto sentite e che da tempo scaldano i residenti dei quartieri storici che lamentano le problematiche appena esposte. “Noi non vogliamo accusare – spiega Adolfo Costa – bensì collaborare con le istituzioni al fine di trovare le soluzioni a questi gravi disagi”.
Per i rifiuti che abbondano in ogni angolo della città del sole a causa degli incivili che sporcano e deturpano il bene di tutti è stata avanzata una proposta, ossia quella di impiegare gli extracomunitari che trascorrono le giornate in piazza del Carmine. “Ovviamente sotto compenso, magari si possono estrapolare i fondi dalla Tari che paghiamo profumatamente e per loro sarebbe motivo di coinvolgimento alla vita sociale e comunitaria”. Un modo, insomma, per integrare quei giovani ragazzi venuti in Sardegna in cerca di un futuro migliore e diverso da quello che il loro paese d’origine gli prospettava, una mano tesa per mettere in tasca qualche soldo lavorando onestamente e, attraverso la pulizia dei luoghi, non solo delle strade interne della città, si potrebbe innescare quel processo di integrazione, di socialità e senso di comunità che potrebbe senza dubbio giovare a tutti.










