Stava dormendo insieme alla sua compagna e al suo figlioletto di un anno, e non si è accorto di nulla. Marco Lutzu, ricercatore universitario di 40 anni, non li ha visti in faccia i ladri che, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, sono entrati nella sua abitazione di via Dettori a Elmas. Dopo aver “forzato la porta scorrevole”, sono entrati e hanno rovistato un po’ ovunque, riuscendo a fuggire senza lasciare, a quanto pare, nessuna traccia. Il bottino, come si legge nella denuncia fatta ai carabinieri, è ingente: “Hanno rubato un borsone con dentro una telecamera Canon C100 e due obbiettivi 70/200 e 24/70, quattro hard disk, due pc di marca Asus, portafogli, patente e cinquanta euro in contanti”. Il portafogli, vuoto, è stato poi ritrovato: i malviventi l’hanno infilato “nella cassetta postale di una mia vicina di casa”. Il ricercatore è disperato e, attraverso Casteddu Online, lancia un appello: “Lavoro nella facoltà di Studi umanistici a tempo determinato. Gli hard disk non hanno nessun grosso valore economico ma contengono dati importantissimi, legati a un lavoro di ricerca che mi ha tenuto impegnato per molto tempo”. Lutzu precisa che “al momento del furto nella mia abitazione non avevo nessun impianto d’allarme e nessuna telecamera di sorveglianza, non ho la minima idea di chi possano essere i ladri. Adesso sto provvedendo ad installarle”.
Il materiale rubato, tutto “tecnologico”, potrebbe finire “in vendita su internet o in qualche mercatino. Sono pronto ad offrire anche mille euro di ricompensa a chiunque ritrovi tutta o parte dell’attrezzatura, in particolare le memorie esterne. Chiunque possa fornirmi notizie utili mi contatti in qualunque momento via Facebook”. Per contattare Marco Lutzu basta cliccare qui .











