«Un secco no all’ampliamento dell’aeroporto di Elmas verso il centro abitato. Basta ripercussioni sulla salute dei cittadini di Elmas.Vogliamo che la Regione, nella persona del presidente Francesco Pigliaru, si impegni e prenda una concreta decisione sulla questione e compatibile con l’ambiente e nel rispetto della comunità».
Sono soltanto alcuni aspetti emersi nel sit-in di questo pomeriggio di Rifondazione Comunista, (Circolo “Piero Spina” di Elmas), nei pressi dell’Aerostazione: assieme al segretario nazionale, Paolo Ferrero, quello regionale Giovannino Deriu, anche Giulia Suella, consigliere comunale cittadina: «La comunità masese ed il nostro territorio – afferma la portavoce in Consiglio, Giulia Suella è stretta tra la morsa di aeroporto, l’area industriale, i 40 ettari dell’ex ferriera, l’inceneritore dei rifiuti ospedalieri interno all’aeroporto, ed ora c’è il Master Plan – dice la consigliera comunale di Rifondazione Comunista – che inciderebbe con la storica chiesetta di Santa Caterina e il centro abitato, eppure ci sono alternative, per questo chiediamo a gran voce, dopo una battaglia lunga dieci anni, che siano prese in considerazione. L’ampliamento si sposti nella zona militare oramai smantellata».
IL SEGRETARIO NAZIONALE. «Siamo vicini alla mobilitazione del circolo cittadino locale di Elmas – ha detto Paolo Ferrero – ma la Regione ed in primis il Presidente Pigliaru non può non tener conto di questi aspetti fondamentali per i diritti dei cittadini. Certo – afferma – va bene un ampliamento aeroportuale, ma le scelte si condividano, si discutano anche in base a queste aree ormai dismesse che possono essere fruibili e non cercare delle aree totalmente nuove».
LUOGO DI STORIA PER ELMAS. La piana di Tanca Spada, dove si trova la chiesetta di Santa Caterina di Semelia dell’XI secolo. Importante luogo di culto per i masesi, anche questo verrebbe in qualche modo coinvolto al confine con l’ampliamento. Perché rinunciare ad un pezzo della loro storia e tradizione? Elmas con il suo territorio di 1370 ettari appena, ha già rinunciato a oltre cinquecento ettari su cui tra aeroporto e zona industriale del Cacip. Per questo Rifondazione Comunista chiede ad alta voce che il Presidente della Giunta regionale dia delle indicazioni per comprendere se sia possibile attivare un uso promiscuo del demanio militare confinante con il demanio aeroportuale Mario Mameli. Infine, quali misure la Giunta intenda adottare per garantire la programmazione democratica del territorio di Elmas, la salute e la qualità della vita dei suoi cittadini: «E’ l’ennesimo sopruso che la città di Elmas sta vivendo – afferma Giulia Suella, consigliere comunale di Elmas, la nostra comunità sta vivendo da decenni a stretto contatto con inquinamento ambientale e acustico. Elmas ha già dato tanto ed ora è necessario che i diritti e la salute dei suoi cittadini siano tutelati. Pensiamo soltanto anche al problema dell’inceneritore presente dentro l’aeroporto, usato dalla Sogaer per lo smaltimento dei rifiuti di navigazione aerea, parrebbe venga però utilizzato anche per smaltire rifiuti ospedalieri». (Alessandro Congia Castedduonline.it)












