Un doppio cavo sottomarino, lungo 950 chilometri e con una potenza di mille megawatt. È questo il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino da diversi milioni di euro che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania. L’approdo dei cavi nell’Isola sarà a Quartu, nella zona di Terra Mala: è lì che gli esperti hanno trovato il punto dove far iniziare il “percorso sardo” dell’elettrodotto. L’opera, che sarà operativa nel 2028, “è un intervento di strategica importanza per il sistema elettrico italiano, sia per il miglioramento dell’affidabilità della rete sia per la crescita dei flussi di energia provenienti da fonti rinnovabili, con conseguenti vantaggi per la sostenibilità ambientale”, si legge in una nota pubblicata sul sito del Comune di Quartu. “La forte produzione da fonti rinnovabili non programmabili, solare ed eolico, è infatti in costante aumento: il Tyrrhenian Link migliorerà la capacità di scambio elettrico e quindi si potranno utilizzare al meglio questi flussi di energia”. Nelle ultime settimane c’è stato un secondo giro di consultazioni, dedicato all’invio delle osservazioni da parte di cittadini e di portatori di interesse. L’obbiettivo? Approfondire le ipotesi di localizzazione delle stazioni di conversione.
E l’analisi di tutte le osservazioni “ha condotto a ulteriori verifiche e approfondimenti che verranno presentati, in particolare per quanto concerne la tratta Ovest Sicilia-Sardegna, martedì 12 e mercoledì 13 aprile 2022. In particolare, nella seconda giornata è previsto un focus su alcuni Comuni della Città Metropolitana di Cagliari che coinvolgerà direttamente la città di Quartu oltre che Maracalagonis, Quartucciu, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai”. Un incontro che può quindi essere decisivo, a meno di sei anni dall’entrata in funzione dell’elettrodotto, che potrà essere visibile a chiunque cliccando su questo link.










