Non di certo salutari, poiché possono essere vettori di numerosi agenti patogeni, soprattutto batteri come quello responsabile di salmonellosi, dissenteria, non pungono, raramente morsicano e sono l’incubo di chi proprio ha il terrore anche solo a immaginarle dentro casa. E quando gli incontri, come in questo periodo, diventano reali, ecco che fioccano le segnalazioni sia agli enti pubblici che tramite post social con tanto di immagini che ritraggono gli esemplari vivi o morti. Due o tre, oppure decine di blattoidi, come quelli raccolti da una cittadina a Sanluri, non importa: per chi ha la fobia il disgusto è servito. E peggio ancora se spalancano le ali e prendono il goffo volo che a volte termina su braccia, gambe o capelli dei malcapitati. Dispositivi privati sono pressoché in uso in tutte le abitazioni e gli interventi di disinfestazione messi in atto dagli enti pubblici si susseguono pressoché giornalmente, ma niente sembra essere efficace per fermare l’avanzata dei “dannati”. Le amministrazioni comunali raccomandano ai cittadini di segnalare attraverso le pagine istituzionali le vie interessate dal fenomeno al fine di far richiesta o predisporre il piano di intervento mirato per combattere la specie.













