Due morti sulla stessa strada, seppur a distanza di tanti chilometri e in tratti dove i Comuni quasi si incrociano. La croce più recente porta a Maracalagonis: Nicolino Massaiu, 72 anni, è stato stroncato da un malore improvviso mentre era al volante della sua Fiat Punto. Accanto a lui c’era un’amica di vecchissima data: Massaiu, per decenni alla guida di una eliografia in via Lai a Cagliari, la stava accompagnando in alcuni suoi terreni perchè non aveva la patente. All’arrivo dei soccorsi, purtroppo, non c’era più nulla da fare. L’amica, sotto choc, è stata soccorsa dalle equipe del 118, arrivate dopo l’arrivo dei carabinieri della compagnia di Quartu e dei loro colleghi di Maracalagonis e Burcei: la moglie, Anna Secchi, ha ricevuto la tragica notizia dai carabinieri, e si è precipitata sul posto. Grande commozione a Cagliari, in tanti conoscevano Massaiu non solo per il lavoro che aveva svolto per decenni. L’uomo lascia anche un figlio, Nicola, da qualche tempo residente in Lombardia. Massaiu ha avuto la forza di rallentare e di andare a sbattere, leggermente, contro il guardrail.
L’altra croce nella notte appena trascorsa, in un tratto di ex 125 collegato con la lingua d’asfalto principale. Simone Pisu, 30 anni, era in sella alla moto guidata dalla guardia giurata quarantottenne Giuseppe Murru: entrambi di Muravera, erano grandi amici e avevano trascorso le ultime ore insieme in alcuni locali della città. Pisu è morto in seguito al violento impatto dell’auto contro un cartello stradale. È stata fatale l’alta velocità, Murru stava andando a molti più chilometri orari rispetto al limite consentito: si trova al Brotzu, in Rianimazione, con lesioni gravi a un rene e al fegato più altre fratture, stando a quanto trapela. È comunque vigile e non dovrebbe più essere in pericolo di vita. A Muravera tutti conoscevano Simone: lascia un fratello, Christian, “siamo distrutti da dolore, ringraziamo tutti quelli che ci sono vicini, anche con parole e pensieri, in questi tragici momenti”, e la mamma, Luciana Camedda. Tra chi lo conosceva bene, arrivando a descriverlo un ragazzo tutto “casa, lavoro da operaio e parrocchia, cioè chiesa” è Andrea Zinzula, consigliere di minoranza e ai vertici degli “obrieri” dei quali faceva parte lo stesso trentenne: “Possa la felicità che ci ha accompagnato in questi anni moltiplicarsi senza fine in te. Possa tu intercedere su di noi e vigilare sui tuoi cari con gli occhi celesti di quella Lucia che tanto amavi. Nel Cristo in cui sempre abbiamo sperato possa tu trovare la luce sfolgorante che non conosce tramonto. Amico di ieri, Obreri per sempre. Ti voglio bene”.
“È con profondo dolore e grande tristezza che apprendiamo la notizia della tragica scomparsa del nostro giovane concittadino, Simone Pisu, a seguito di un incidente stradale avvenuto nella notte sulla vecchia statale 125”. Lo ha detto il sindaco di Muravera, Salvatore Piu, parlando a nome di tutta l’Amministrazione comunale. “In questo momento di immenso dolore, l’Amministrazione Comunale e tutta la comunità di Muravera si stringono attorno alla famiglia di Simone Pisu, esprimendo la nostra più sentita vicinanza e solidarietà – ha continuato il primo cittadino – Simone era un giovane pieno di vita e di speranze, e la sua perdita lascia un vuoto incolmabile nei cuori di tutti coloro che lo conoscevano e gli volevano bene”.











