Nel Cagliaritano i drammi della povertà sono tanti e, a quelli “storici” di chi da anni non ha un tetto e deve arrangiarsi, negli ultimi mesi si sono aggiunte le famiglie disperate. Madri e padri senza lavoro e con figli da sfamare, ma anche single licenziati e, senza più un reddito, costretti a vivere in ripari di fortuna. A raccontare i numerosi sos è Roberto Carrus, presidente dell’associazione di volontariato collegata alla Caritas “Amici della strada Sardegna”. “Ogni giorno e notte aiutiamo 35 persone che vivono per strada al porto, nella zona di via Dante, via Mameli e via Regina Margherita a Cagliari. Sono volti che conosciamo da tempo, ma a loro si sono aggiunte anche tante famiglie. A Selargius e Monserrato ci sono vari genitori con figli ai quali portiamo cibo, coperte e vestiti: vivono nelle campagne, per fortuna hanno un tetto ma non i soldi per vivere. A Monserrato c’è anche una donna , disoccupata, con tre figli
a carico”, racconta Carrus. “È una delle tante vittime dell’assenza di lavoro dopo il Covid, prima riusciva ad arrangiarsi”. E uno dei casi più choccanti arriva da Quartu: “Una 52enne che faceva le pulizie per una ditta è rimasta senza impiego, oggi vive dentro una tenda vicino agli argini di uno dei canali che scorre all’ingresso della città, non distante dal confine con Quartucciu”.
Storie difficili e tragiche, “legate anche al Covid. Aiutiamo camerieri ed ex gestori di negozi che o sono stati licenziati o sono stati costretti a chiudere”, prosegue il numero uno dell’associazione di volontariato. “Sono quasi tutti sardi, noi li aiutiamo anche con il supporto prezioso degli avvocati di strada”.










