Doppia svolta nel giallo delle valigie piene di resti umani a Firenze: è stato identificato il cadavere dell’uomo, ed è stato trovato un quarto trolley contenente i suoi resti mancanti. È stato un riscontro dattiloscopico a dare le certezza che le parti di cadavere maschile sono dell’albanese Shpetim Pasho. Grazie ad una prima comparazione effettuata dalla Sezione Impronte dei Ris di Roma tutti i punti rilevabili sull’impronta di un dito di una mano corrispondono al profilo dattiloscopico di Pasho. Prende dunque sempre più corpo l’ipotesi che i resti femminili appartengano alla moglie Teuta Pasho. Continua a leggere su Agi.it











