“Dal 15 settembre siamo senza acqua, ogni mattina ci svegliamo con la vana speranza che durante la notte il serbatoio si sia riempito e invece nulla”. Una situazione “insostenibile” e tra i cittadini è scattata la caccia all’acqua: “Sono arrivato sino a Serramanna per riempire le taniche”.
Acqua con il contagocce, la sorgente del paese è in sofferenza: questa la causa del disservizio comunicato dalle istituzioni locali che, da quasi due settimane, tentano ogni giorno l’impossibile per risolvere la problematica. Ieri l’ultimo comunicato che recita: “Durante la giornata odierna la situazione idrica è rimasta immutata: la sorgente Enas e le nostre sorgenti hanno continuato a rilasciare una portata stabile. Nelle abitazioni l’acqua continua ad arrivare in quantità limitata: molto lentamente sta raggiungendo zone situate più in alto rispetto agli altri giorni.
Servizio autobotti nella giornata di domenica 27 settembre:
dalle 8.30 circa Piazza Raccis
dalle 8.30 circa Largo Franceschino Chia
fino alle ore 20 o fino ad esaurimento scorte.
Per segnalazioni e richieste contattare il numero 0781726054 dalle 8 alle 20”.
“La situazione dell’acqua sta diventando davvero insostenibile, se poi dobbiamo leggere il solito comunicato del “va tutto bene, abbiate pazienza, stiamo lavorando per voi”, anche no” spiega un residente.
“Nella zona AIAS siamo senza un goccio d’acqua da oltre 10 giorni. Una situazione allucinante. Leggere che piano piano l’acqua sta raggiungendo anche le altre zone è come essere presi in giro oltre il disagio, e non è né giusto né corretto.
Più di metà paese non sta soffrendo questo disagio e quindi si sta creando una guerra tra poveri.
Chi ha l’acqua (nella zona di via Musei non è mai mancata) dice a chi non ce l’ha “e dov’è il problema, vai all’autobotte e la riempi”. Provate ad immaginare una famiglia di 4 persone con una cisterna da 500 litri, ogni giorno andare a riempire le latte, travasare in cisterna e ripete per parecchie volte. La situazione per una buona parte del paese è decisamente drammatica e le soluzioni finora adottate sono state inefficaci purtroppo”.












