Segnato come “covide verde” dopo essere passato per il classico triage e lasciato in sala d’attesa “per più di sei ore, con dolori lancinanti nella zona dello stomaco”. Antonino Durante, barista cagliaritano di 30 anni, dopo “dieci giorni con dolori quasi continui”, stamattina ha deciso di chiamare il 118. I soccorritori l’hanno portato, con l’ambulanza, al Brotzu. E, se è vero che il “colore” che gli è stato dato non è certo il più grave (è infatti meno importante dei codici rossi e dei codici gialli) il giovane si lamenta lo stesso “perché quando ho chiesto come mai mi avessero assegnato solo il codice verde mi è stato risposto che era normale, visto che avevo i dolori da dieci giorni non potevo essere trattato come un caso urgente. Ho atteso, contorcendomi per il dolore, più di sei ore, dalle nove del mattino sino alle tre e mezzo del pomeriggio”. Nessuna chiamata, per lui. Ad un certo punto, è andato a chiudere informazioni: “C’erano diciannove gialli e tre verdi, non sapevano quando avrebbero potuto visitarmi”, racconta Durante. Che ha deciso, a quel punto, di alzarsi dalla sedia e andarsene.
“Sono tornato a casa e ho subito preso una tachipirina. Domattina andrò in uno studio privato per farmi visitare e per sperare di capire a cosa siano dovuti questi dolori. Ovviamente dovrò pagare”, nota il trentenne, “nella sala interna, oltre a me, c’erano altre decine persone, tutte in attesa. E più di uno si è lamentato per le lunghe attese”.









