Continuano le proteste sulla presunta scarsa qualità della mensa nella Scuola di via Is Guadazzonis a Cagliari. Raccogliamo la testimonianza della lettrice Marina C. per l’angolo dei lettori, mamma di un bambino di 10 anni che frequenta la quinta classe della medesima scuola. Dopo aver scritto a tutti Dirigente scolasti, ASSl, e sindaco compreso per far presente la situazione di disagio che viveva suo figlio non riuscendo più a mangiare le è stato riconosciuto il diritto al pasto domestico. L’unico bambino in tutta la scuola che può portare il cibo da casa.
“Già a luglio scorso io ed altri genitori avevamo formalmente lamentato al Dirigente ed alle Istituzioni competenti le criticità del servizio mensa – spiega-. Io in particolare avevo evidenziato che mio figlio, lo scorso anno scolastico, non riuscendo a mangiare alcuna pietanza del pranzo proposto in mensa, il pomeriggio si fosse sentito male, arrivando quasi a svenire. Di fatto le nostre lamentele sono state completamente ignorate e sono rimaste senza alcuna risposta. Per tutelare la salute di nostro figlio,io e mio marito,ci siamo visti costretti, nostro malgrado, a richiedere la consumazione del pasto domestico. Sebbene le forti resistenze, avvalendoci dell’esperienza di altre realtà scolastiche e delle ultime pronunce giurisprudenziali, essendo mio marito avvocato, abbiamo ottenuto che oggi nostro figlio è l’unico bambino in via Is Guadazzonis ad essere autorizzato al pasto domestico”.
“Voglio solo aggiungere che mio figlio, al di fuori della mensa scolastica, non ha mai manifestato problemi a mangiare qualsiasi tipo di pietanza e ad adattarsi a qualsiasi cibo: mai lo abbiamo visto rifiutarsi di assaggiare e consumare cucine diverse ed esotiche, avendo noi viaggiato in varie parti del mondo, Europa, Sud Africa, America, Brasile e Asia.”
Insomma non si tratterebbe di capricci ma di una vera situazione disagio, che ultimamente anche altri genitori avrebbero lamentato. Tant’è che anche il caso è finito con un’interrogazione anche sui banchi del consiglio comunale.












