di Jacopo Norfo
Umile, arcigno, silenzioso. Difesa, cuore e contropiede, nel segno di Diego Lopez. Ecco chi è Rolando Maran, nuovo allenatore del Cagliari: manca solo la firma, ma dalla cena milanese con Giulini e Carli sembra arrivata la fumata bianca. I tifosi sul web non sembrano emozionati: “Soluzione low cost, ci sarà da soffrire anche quest’anno”, scandiscono in tanti sui social network. Ma chi è davvero Maran , fresco di esonero dal Chievo, inceppato dopo tre salvezze? Fece il record di punti nella storia del Catania (56), senza spiccare mail io grande salto. Le sue squadre sono solide e pragmatiche: il Chievo è stata una delle squadre di serie A con il minor numero di palle attive in attacco, della serie “prima difendersi”. Facile intuire che la sua sarà una squadra con l’obiettivo di diventare granitica. E una delle vittime predestinate di Maran è stato proprio il Cagliari, battuto anche nel nostro stadio, successi che forse hanno portato Giulini a scommettere su di lui e a cambiare rotta rispetto a quell’idea di calcio offensivo e spumeggiante che aveva invece promesso il ds Carli. Carli è un amante del golf, per questo in Sardegna ha fatto “buca” soprattutto a Chia, spesso avvistato in vacanza al Chia Laguna. Non è un tecnico che “buca” il video, non è uno da dichiarazioni clamorose: presto potrebbe festeggiare con un sospiro anche un punticino. Ma ora quel che conta è quale organico avrà a disposizione, aspettando l’ufficialità che dovrebbe arrivare oggi: Maran nuovo allenatore del Cagliari al posto di Diego Lopez, congedato dalla società proprio ieri. Ma il cellulare di Lopez, il Mario Tiddia del 2018, Cincinnato delle salvezze, potete scommetterci che anche in autunno sarà ancora acceso.












