“Disegno politico per impoverire ulteriormente il territorio”. Risponde così il sindaco Carlo Tomasi al comunicato stampa di ieri della Assl di Sanluri riguardo al trasferimento del servizio di diabetologia dal nosocomio sangavinese a Sanluri.
Una azione negata dalla Assl ma ribadita dal Sindaco di San Gavino Monreale e Presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria dei Sindaci della ASL di Sanluri. “La scelta di trasferire U.O.C. di Diabetologia dell’Ospedale di San Gavino al Poliambulatorio Sanluri – comunica Tomasi – è prima ancora che illegittima del tutto illogica, in ragione della natura, del radicamento territoriale, del numero degli utenti e della professionalità degli operatori, sviluppata ed acquisita dal Servizio da oltre 30 anni. Le motivazioni addotte e riferite ai problemi di sicurezza in materia di prevenzione incendi, paiono meramente finalizzate a giustificare un provvedimento che -spiace dirlo- ha solo natura politica.
Come ben sa chi conosce il Presidio Ospedaliero, il Servizio Diabetologia è dislocato al piano terra-rialzato (come il Pronto Soccorso), con due ingressi prospicienti a circa 20 metri dall’ingresso del Servizio, con una scala interna a breve distanza, e, dunque, con possibilità di evacuazione in tutta sicurezza.
A conforto della sicurezza dello stato dei luoghi, basterà rilevare che allorquando è stata realizzata la scala antincendio a servizio dell’ala dell’Ospedale in cui è presente la sala operatoria (posta sopra la Diabetologia) non è stato ritenuto necessario effettuare (seppure di semplice esecuzione) un collegamento alla scala antincendio dei locali in cui è situato il Servizio di Diabetologia.
Dunque, l’esame dello stato dei luoghi consente di escludere la necessità e l’urgenza di effettuare il disposto trasferimento.
Peraltro, sulla base delle informazioni assunte, i locali individuati a Sanluri hanno caratteristiche dimensionali del tutto inferiori rispetto a quelle presenti nell’Ospedale, soprattutto per quanto attiene l’accoglienza dei pazienti.
Sulla base delle considerazioni che precedono e riservata ogni ulteriore osservazione ed anche azione, la decisione di trasferire il Servizio è priva di ogni presupposto e, come tale, merita di essere revocata”. In conclusione, “non saranno ulteriormente tollerati – spiega il sindaco Carlo Tomasi – tentativi di scaricare sulla mia persona, responsabilità, inerzie e ritardi che sono da attribuire esclusivamente al disegno politico di indebolire ulteriormente il territorio”.












