Di Paolo Rapeanu
Numeri in continuo aumento per quanto riguarda il diabete in Sardegna, che è la prima regione al mondo per numero di malati. L’ultimissima rilevazione, di poche settimane fa, fissa l’asticella a quota 110mila. Un’enormità, e mancano i dati legati a tutti quei sardi che sono diabetici ma non lo sanno ancora. Per poter fare scorta dell’indispensabile materiale utile a tenere tutto sotto controllo – come gli aghi o le strisce – bisogna recarsi o dal medico di medicina generale o dal proprio pediatra di libera scelta per farsi fare la ricetta. Ma, all’orizzonte, c’è una possibile svolta: a spiegarla nel dettaglio è Francesco Pili, presidente della onlus Diabete Zero.
“Basta caricare il piano terapeutico, che viene effettuato da degli specialisti, sulla tessera sanitaria del paziente, che si può recare in qualunque farmacia e fare scorta di tutti i devices indispensabili a tenere sotto controllo il diabete”, spiega Pili. “Così facendo, una persona non deve più recarsi dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta per farsi fare la ricetta. Il tutto può essere realizzato a costo zero, utilizzando l’alta tecnologia della Regione e imbastendo un progetto pilota all’interno di una Asl”. Secondo il presidente della onlus che si occupa di diabete e diabetici, “il risparmio ci sarebbe anche” da un punto di vista ecologico: “Nell’Isola vengono stampate 19 milioni di ricette rosa, con la tessera sanitaria non ci sarebbe più bisogno di dover ricorrere alla carta”.








