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“Grazie a una delibera di Giunta del 18 giugno scorso, che ha sbloccato ingenti risorse da destinare a soluzioni informatiche in ambito sanitario, si apre uno spiraglio per una celere attivazione della cartella diabetologica informatizzata. La Regione ha destinato risorse per undici milioni di euro per gli interventi che riguardano l’adozione di soluzioni informatiche innovative da applicare alla rete sanitaria regionale. Pertanto, alla luce di questo provvedimento, auspico che l’assessore alla Sanità Nieddu porti a compimento il progetto di digitalizzazione dei dati sanitari dei diabetici sardi. Un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di vita di circa 120 mila malati di cui 10 mila adulti insulino-dipendenti. La cartella diabetologica informatizzata, come ho già sottolineato nella mozione del 19 febbraio scorso, è uno strumento dal quale non si può prescindere per poter garantire la dovuta assistenza ai diabetici, per questo auspico che parte di questo finanziamento possa essere da subito destinato a soddisfare le criticità denunciate”.
Questo l’intervento del consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione che impegna il Presidente della Regione Solinas e l’assessore alla Sanità Nieddu a intervenire affinché il diabete venga affrontato attraverso soluzioni innovative che favoriscono l’elaborazione e la valutazione dei risultati clinici e una più efficace gestione delle cure con evidenti vantaggi sia per il paziente, sia per il medico.
“La recente delibera di Giunta – continua Ciusa- prevede l’adozione di una riprogrammazione semplificata per attuare misure a contrasto dell’emergenza Covid. Tra queste viene evidenziata l’esigenza di approntare soluzioni ICT in ambito sanitario. A fronte di questa accelerazione verso una migliore fruizione dei servizi sanitari, chiedo che si proceda nel miglioramento dell’assistenza ai malati di diabete. È fondamentale permettere alle strutture sanitarie e ai medici, attraverso la gestione integrata dei dati, di monitorare le condizioni dei pazienti, di programmare una distribuzione degli specialisti più equa e funzionale su tutto il territorio regionale e, soprattutto, in un’ottica di razionalizzazione della spesa, di consentire un ingente risparmio al sistema sanitario nazionale”.