È seguito al poliambulatorio di Sestu per altri problemi di salute, Alessandro Demontis, 66enne di Decimoputzu. Una vita da commesso, prima in una cartoleria di via XX Settembre a Cagliari e, poi, per decenni, in un’azienda di viale Elmas. A ottobre, mentre si trova felicemente in pensione, la scoperta: “Dermatite da stress, psoriasi. Testa e gambe hanno iniziato a riempirsi di crosticine”. Impossibile non rivolgersi ad un medico. La prima visita fila via liscia, il problema arriva per il cosiddetto richiamo: “Devo ritornare per un controllo, dovranno fornirmi la terapia adatta”, spiega l’uomo. “Ho chiamato al Cup, primo posto disponibile a metà novembre a Sestu”. Qualcosina, però, si trova anche prima, ma troppo distante dall’abitazione del pensionato: “A Muravera, a metà ottobre. Non ci vado, vivo a Decimoputzu ed è troppo distante. Potrei essere visitato a Sestu a fine luglio, sono arrivati a propormi una tariffa di cinquanta euro, dicono che è speciale, ma forse per loro”, sbotta l’uomo. “Ho mille euro al mese di pensione, non posso dire addio così a cinquanta euro. Anche perchè”, prosegue, “non sarebbe l’unica spesa che dovrei affrontare”.
“Devo fare anche altri controlli, visto che ho avuto un principio di infarto nel 2015 e, da allora, devo tenermi sotto controllo costante dei medici. Prima sono stato anche operato al pancreas. Per i nuovi controlli dovrei sempre spendere, a quel punto faccio prima a dare tutta la mia misera pensione allo Stato. Tutto ciò è vergognoso”.












