Sono 115 i sardi, beffati da Dentix, che si sono rivolti all’Adiconsum per cercare di ottenere i rimborsi delle finanziarie fatte per curarsi i denti nella clinica spagnola, che aveva aperto l’unico punto in Sardegna a Quartu, poi fallita più di un anno fa. Cure iniziate e lasciate a metà, acconti presi e mai restituiti, pazienti con le bocche danneggiate. Il calvario, a distanza di tanto tempo, non è ancora finito: “Il 90% di chi si è rivolto a noi”, spiega il presidente di Adiconsum Cagliari, Simone Girau, “ha già risolto il problema legato ai soldi investiti per curarsi le gengive. Le banche hanno riconosciuto la differenza e si sono potuti curare”. Difficile, però, riavere indietro i denari spesi per gli acconti iniziali. Dentix è fallita, i suoi beni sono finiti all’asta e i pazienti rappresentano il gradino più basso degli eventuali creditori: “Prima ci sono i dipendenti e i fornitori”, precisa Girau. Risarciti loro, i soldi potrebbero già essere terminati. E, ancora, ci sono anziani che soffrono, nel vero senso della parola, gli strascichi delle truffe.
“Le banche sono state irremovibili e dure soprattutto con loro, non concedendo nuove finanziarie per le cure dentali. Tra loro c’è chi si era fatto levare tutti i denti e, poi, non gli è stato installato nulla, nemmeno una singola vite. Immaginatevi”, ammette Simone Girau, “cosa significhi per loro non poter nemmeno mangiare quasi nulla, in attesa di avere altri soldi per andare da dentisti fidati e professionali”.











