Cyber bullismo, furti d’identità, pedopornografia, truffe e reati on line. Approda a Cagliari “Una vita da social”, campagna educativa itinerante, promossa dalla Polizia di Stato, sul corretto utilizzo di internet dal pc e sempre più spesso dal proprio smartphone. In “cattedra” l’ispettore della Polizia postale di Cagliari, Roberto Manca, e “tra i banchi” gli oltre 600 ragazzi delle scuole medie e superiori del capoluogo sardo e provincia. Ospiti d’eccezione Massimiliano Medda e Marco Camboni dei “La Pola”, testimonial della campagna educativa in Sardegna.
Un’intera mattinata di lezioni sul corretto utilizzo di internet, dove i ragazzi, tutti dagli undici ai quattordici anni, hanno partecipato a bordo del pulmino della Polizia posizionato in piazza Centomila, accompagnati dai propri insegnanti. “Internet é un mezzo di comunicazione che offre tante opportunità – ha spiegato l’ispettore Manca – ma dobbiamo usarlo ragionando. Spesso ci ritroviamo semplicemente a condividere foto senza il consenso della persona che compare nell’immagine, ed è una cosa illegale. Non dovete mai accettare foto di persone nude su whatsapp, né in qualsiasi altra chat, é un vero e proprio reato. E diffidate da chi in rete vi chiede dati personali, dietro si può nascondere qualsiasi tipo di truffa a carico vostro o dei vostri familiari”. E sui dubbi mossi nei giorni scorsi su un’applicazione dietro cui si nasconderebbero dei pedofili, Manca precisa: “stiamo ricevendo molte segnalazioni, ma state tranquilli non c’è nessuno che vi sta guardando tramite telecamera del telefono. In ogni caso, quando qualche applicazione vi sembra strana, nel dubbio disinstallatela”










