Malgrado il rallentamento dell’epidemia, 10 regioni sono ancora “classificate a rischio alto di una trasmissione di SARS-CoV-2″ dall’Istituto superiore di sanità. Tra queste, nonostante l’Rt più basso d’Italia, c’è anche la Sardegna in compagnia di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Bolzano, Puglia e Toscana, cui si aggiunge la Calabria, giudicata “non valutabile” e quindi equiparata a rischio alto.
Mentre va avanti il dibattito sulle restrizioni in prospettiva delle festività di Natale, dal report emerge una raccomandazione chiara: “Rimane essenziale evitare gli eventi aggregativi che, se effettuati, porteranno a un rapido nuovo aumento nel numero di nuovi casi” di Covid-19. Se è vero infatti che “la velocità di trasmissione” del nuovo Coronavirus sta rallentando, gli esperti invitano a non abbassare la guardia. “Questi dati sono incoraggianti e segnalano l’impatto delle misure di mitigazione realizzate nelle ultime settimane. L’incidenza rimane tuttavia ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile – precisano – pertanto sarà necessario raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori di 1, consentendo una rapida diminuzione nel numero di nuovi casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali e ospedalieri”.
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