Il Santissima Trinità da ospedale generalistico a ospedale dedicato alla cura dei pazienti infettati dal Coronavirus. La richiesta è dei primari e della direzione sanitaria della struttura di via Is Mirrionis che hanno illustrato tutte le procedure operative del progetto a Giorgio Steri, commissario straordinario dell’Ats.
Il 118 dovrà portare i no Covid negli altri ospedali, al Santissima Trinità dunque solo i pazienti con accertata infezione da Coronavirus
Il progetto. Il percorso d’ingresso dei pazienti Covid avverrà dalla porta laterale, lato sud, con accesso diretto al piano terra delle sale operatorie, mentre il ricovero in corsia o terapia intensiva avverrà al primo piano tramite “ascensore interno covid” dedicato.
L’attività chirurgica dei pazienti Covid nella degenza dell’Urologia, per tutte le altre urgenze interventi nelle altre sale operatorie (Ginecologia, Ortopedia, Chirurgia).
Un team interdisciplinare (composto da infettivologi, pneumologo, geriatra, internista e medico), che si riunirà ogni 8 ore per esaminare i casi, deciderà di indirizzare nel reparto cuscinetto (Geriatria) i casi dubbi qualora la capienza in isolamento fosse satura.
I pazienti covid che non necessitano di terapia intensiva saranno curati presso il padiglione M (Malattie infettive- Pneumologia) dotati di camere a pressione negativa, mentre l’attività di terapia intensiva è già passata alla Rianimazione Centrale (accoglienza di 9 pazienti).
Nel caso si verificasse un afflusso non gestibile tutti i reparti diverranno Covid + a partire da Geriatria, Medicina, Chirurgia, Traumatologia, Cardiologia e Gastroenterologia.
La lettera è firmata da tutti i primari dell’ospedale (Aldo Caddori, Raffaele Sechi, Antonello De Lisa, Stefano Marcia, Giuseppe Pes, Raimondo Murgia, Carlo Loris Pelagatti, Alessandro Rotigni, Renato Paracchini, Sandro Piga, Massimo Lombardo e Eleonora Coccollone) e dal direttore sanitario Sergio Marracini.












