Nel cuore della città o quasi in riva al mare, poco cambia. L’emergenza Coronavirus sbarra anche i baretti del Poetto, e arrivano le prime chiusure. Dayala Martinez, titolare insieme al compagno Mohamed Said del Palm Beach, alla storica Quinta fermata del Poetto, sono i primi ad aver preso una decisione che, presto, potrebbe essere copiata dai loro colleghi. Il messaggio sulla pagina Facebook ufficiale è improntato sia alla tristezza sia alla speranza: “Si che in questo momento così critico, per poter attraversare questa fase e vincere contro il Coronavirus bisogna rimanere a casa. Noi del Palm Beach non possiamo che eseguire e contribuire, per poter garantire al meglio la salute dei nostri clienti, del personale e di tutta la collettività, incrociando le dita perché tutto torni presto alla normalità e poter riaprire insieme a voi più forti di prima”. Un “arrivederci a chissà quando” uguale a quello dei gioiellieri, degli ottici e dei titolari di negozi di abbigliamento di via Manno e via Garibaldi.
È probabile che altri gestori di chioschi seguano l’esempio del Palm Beach. E il Poetto, presto, potrebbe diventare un altro “cimitero del commercio” cagliaritano, messo in quarantena preventiva dal virus.









