“Contagi quasi a zero a luglio, poi l’aumento ad agosto”: i motivi della nuova stretta in Sardegna

Le nuove restrizioni firmate dal presidente Christian Solinas? La risposta all’aumento di casi di contagio dell’ultimo mese: “Difficile intercettare gli asintomatici”, anche loro sono “contagiosi. Controlli rinforzati per evitare la possibilità di una nuova circolazione virale”


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Il test di negatività prima di imbarcarsi o il tampone entro 48 ore dall’arrivo, più l’obbligo di mascherine h24 al chiuso e all’aperto se è impossibile mantenere la distanza di un metro? Il presidente sardo Christian Solinas ha preso queste decisioni dopo che, stando a quanto contenuto nell’ordinanza numero 42 diramata nella tarda serata di ieri, è stato appurato un aumento dei contagi. Una curva che “si è alzata nei primi giorni del mese di agosto in coincidenza col flusso turistico di massa”, mentre prima la Regione aveva “contenuto la diffusione del virus con un numero di contagi accertati prossimo allo zero fino a tutto il mese di luglio 2020″. Inoltre, Solinas nota che c’è stata una oggettiva difficoltà di intercettare i cosiddetti soggetti asintomatici, comunque ugualmente contagiosi”, perchè “i controlli agli arrivi” sono stati limitati soltanto ai casi con temperatura superiore ai 37,5° C e all’obbligo di registrazione per i soli fini di monitoraggio”.

Ecco perchè il presidente ha ritenuto “di dover adottare, con propria ordinanza, le necessarie misure di cautela volte a contenere l’esposizione al rischio di diffusione epidemiologica del virus Sars- CoV-2, conseguente alla mutata regolamentazione della circolazione delle persone da/e per la Sardegna, a seguito dell’apertura senza limiti al transito nazionale e internazionale, con l’ingresso incontrollato di un flusso turistico che ha portato sul territorio regionale una moltitudine di presenze”, oltre al fatto che “in ragione della condizione insulare della Sardegna, della conseguente limitata quantità di punti di accesso e del dimensionamento del servizio
sanitario regionale, che – per quanto potenziato in maniera considerevole nelle strutture e nei reparti specialmente dedicati alla cura delle patologie da Covid- 19 – non potrebbe fare fronte alla ripresa della diffusione virale con numeri esponenzialmente superiori alla propria capacità di erogazione di prestazioni, connessi ai flussi turistici estivi, appare comunque necessario un sistema di controlli preventivo rinforzato sugli arrivi al fine di filtrare ulteriormente la possibilità di nuova circolazione virale”. Ecco le rilevazioni e i motivi che hanno portato alla nuova stretta, tra arrivi “sicuri” e mascherine, che avrà validità sino al prossimo sette ottobre.


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