“Ho pagato 60 euro per vedere, come si vede nella foto, cioè niente. Una vergogna. C’era un solo ingresso e una fila disumana. Eravamo almeno in cinquanta, ma i posti a sedere riservati erano appena una ventina”. Il racconto prosegue con un episodio che ha lasciato il segno: “Ci hanno chiesto i documenti più volte e in modo spudorato. A me hanno domandato, senza alcun tatto: ‘Ma tu sei disabile?’”. Una testimonianza che si unisce al coro di proteste nate dopo l’evento, in particolare per le difficoltà vissute dalle persone con disabilità nell’accedere e assistere al concerto.










