Durante l’incontro organizzato dalla Fipe Confcommercio Sud Sardegna, insieme al mondo dell’intrapresa economica, come amministrazione abbiamo condiviso incontri istituzionali sul piano di risanamento acustico, sul regolamento di occupazione del suolo pubblico, sul decoro urbano e la pulizia. Su questo, abbiamo concordato, per la violazione dell’esposizione dei mastelli in orari sbagliati, che la sanzione introdotta dalla precedente amministrazione – la chiusura del locale – vada sostituita con una multa, tenuto conto che è interesse della città che le attività producano reddito, occupazione e che restino aperte come presidi del territorio. Cagliari deve sviluppare se stessa in tutte le direzioni possibili, grazie alle nuove occasioni di imprenditorialità del mare: nautica, diporto, cantieristica navale, ricettività, produzioni enogastronomiche, eventi legati a convegnistica, sport, cultura e spettacolo, innovazione tecnologica e ricerca. Sui grandi eventi, insieme alla Regione, l’idea è inserire Cagliari nel circuito internazionale dei tour nei mesi di spalla rispetto alla stagione estiva. Nel 2029 potrebbero affacciarsi nuove opportunità per uno spazio per concerti (per più di 20mila persone) collocato tra il molo Sabaudo e il molo Rinascita, grazie ai rapporti proficui con l’Autorità portuale. Concerti che saranno ospitati anche nel nuovo Stadio, nel Palazzetto dello Sport, in Anfiteatro e in altre aree che stiamo definendo. Alle attività del Comune si aggiungono quelle che possono proporre gli operatori cittadini, nel rispetto delle emissioni sonore e dei residenti. Cagliari come destinazione turistica: il nuovo bando per la continuità aerea ci dà prospettive positive. Sono in corso diversi e importanti investimenti sul settore della ricettività con nuove strutture. L’extra-alberghiero è un’altra opportunità di relazione e connessione con le persone che scelgono di visitare la città. Cagliari ha anche bisogno di un racconto nuovo, legato non esclusivamente al mare. Un racconto che facciano anche i turisti, gli studenti Erasmus e i giovani che partecipano ai progetti dell’Intercultura. C’è bisogno della creatività e dell’impegno di tutte e tutti.










