Una storia d’amore incondizionato, ma anche di ingiustizia. Elena Antonelli, una splendida ragazza toscana di soli 30 anni, ha cercato per mesi il suo amatissimo e bellissimo Gully, che le era stato rubato. Elena non ha mai perso le speranze ma questa notte, se ne è andata via improvvisamente, prima di potersi ricongiungere col suo Gully. A raccontare la sua storia è l’organizzazione LIV Odv, con un toccante messaggio social:“Gully era stato rubato mesi fa. A Castagneto Carducci. Da allora la giovanissima Elena lo aveva cercato ovunque. Migliaia di volantini. Centinaia di appelli sui social, sui giornali, alle televisioni. Elena ci aveva chiamato diverse volte, chiedendo aiuto nelle condivisioni dei suoi innumerevoli appelli. La sua bacheca era diventata un diario d’anima dove affidare i suoi pensieri più profondi nello sconforto di averlo perso e al contempo la speranza di ritrovarlo. Gully non è mai stato ritrovato ed Elena, se ne è andata improvvisamente stanotte a soli 30 anni. Ovunque siano adesso, vogliamo immaginarli insieme.”
Elena gli aveva dedicato un meraviglioso e struggente post, ricondiviso dall’associazione: “Questo silenzio. Scusami Gully per questo silenzio. Disturbante e distopico. Alda Merini diceva :”Alle volte il silenzio dice quello che il tuo cuore non avrebbe mai il coraggio di dire.” Il mio cuore in questo momento non ha il coraggio di dire niente, batte a tratti forte forte, a volte lentamente; ti penso e si ferma. Non sento più nulla. Solo il vuoto della tua assenza. Altre, quando ho paura di non ritrovarti più: forte, forte , forte.. e svengo nell’atroce dilaniante dolore. Il silenzio è sottovalutato. Ti dedico il silenzio, Gully, perché tanto non comprenderesti le mie parole. Sento bollire il tuo sangue nelle vene. Nell’ora, non vivo di ricordi, ma dei nostri irripetibili istanti, che implacabili nella mie mente come un mantra risuonano nell’eco di questo vuoto esistenziale. Non so se mai ci ritroveremo, ma è stato bellissimo Gully. La tua autenticità mi ha reso una persona mirabile: te ne sarò eternamente grata. Ti aspetto a casa, nel nostro letto, sulla tua coperta: la strada la conosci, anche se io non conosco la strada per venire da te. Mi manchi, ascolto quel vuoto che sa di te, che dava e che darà sempre, esistenza all’esistenza. Nel sogno ti stringo la zampa che mi chiedevi. Va tutto bene, sono lì con te. Guarderò sempre i tuoi occhi, specchio della mia anima più intima. Adesso siamo in due a non esserci più. Perché senza di te, non resta niente neppur di me.
Ti dedico la totalità del mio vivere,
la tua perenne compagna di vita.”













