Dopo aver intervistato i primi sei candidati a occupare lo scranno più alto del Comune di Cagliari, oggi concludiamo con Paolo Casu, che si di candida appoggiato dalla lista “Insieme Onestamente per Cagliari”.
“Gli elettori dovrebbero scegliermi” ha spiegato Palo Casu “perché Cagliari ha bisogno di cambiamento e di una politica fatta per avere e non per dare. Credo che la politica in questi anni abbia mostrato una disaffezione totale verso la cittadinanza, e i cittadini sono stanchi e non si fidano. In questa campagna elettorale brevissima, intensa ma anche abbastanza passiva, i cittadini ci hanno chiesto di riavvicinarci ai problemi veri. Basti pensare che aprendo i giornali ogni giorno si vedono politici indagati o il loro rinvio a giudizio. Al primo punto del nostro programma siamo stati molto chiari: con le nostre indennità di sindaco, assessori, consiglieri comunali e costi della commissioni, circa un milione e 600 mila euro all’anno, creeremo un fondo di bilancio specifico per nuove opportunità di lavoro e nuovi posti di lavoro. Non è uno slogan, ci sono iniziative sia in caso di vittoria, sia in caso di non vittoria, creeremo un social market a Cagliari se saremo dentro il Comune e ne creeremo uno per ogni quartiere con punti di ascolto e porteremo il Comune all’interno dei singoli quartieri.”
Paolo Casu punta su dei consigli comunali che nasceranno e vivranno nelle vecchie circoscrizioni e nelle palestre di Cagliari: “Vogliamo che i cittadini si rinnamorino e si rifidino della politica.” ha proseguito Paolo Casu “In questo momento tutto fa presagire che la gente sia stanca di politici che parlano poco e agiscono poco: noi siamo la politica dei fatti. Se sarò eletto sindaco per prima cosa attiverei la zona franca reale prevista dalla normativa e contemporaneamente farei una delibera di Giunta che preveda un fondo di bilancio per la creazione di nuovi posti di lavoro lasciando le indennità di sindaco, consiglieri, assessori e commissioni ai cittadini per un milione e 600 mila euro.”
Guardate il video con l’Intervista completa a Paolo Casu.











