È già inaccessibile nella sua quotidianità, tra ascensori spesso fuori uso e transenne. Il rione cagliaritano di Castello, però, da mercoledì a venerdì sarà ancora più vietato perchè, in Prefettura, ci sono i lavori del G7, diretti dalla ministra dell’Economia Elvira Calderone con al suo fianco sei colleghi provenienti da altrettanti paesi. Accesso consentito solo ai residenti e ovviamente a chi ci lavora, tutti gli altri dovranno tenersi a debita distanza da piazza Palazzo e dintorni. E la rabbia per chi, in un settembre che ancora profuma d’estate, sa già che dovrà fare i conti con incassi in netto calo, è comprensibile. Al ristorante all’aperto di Tony Di Giovanni in piazza Carlo Alberto i turisti fanno la fila per gustare spaghetti alle arselle e fritti misti fumanti. Da domani e sino a sabato “dieta” economica garantita: “La chiusura del rione ci crea problemi, ci sarà mancanza di entrate, lavoriamo sia coi turisti che col cagliaritano. Tutta la zona è blindata, soprattutto a ridosso della Cattedrale. Se si deve fare è giusto, purtroppo, così. Bisogna accettare anche scelte simili, qui c’è la possibilità del passaggio per i residenti, per i turisti invece no”. Ed è molto difficile che in settimana chi vive in pianta stabile in città affolli i ristoranti a pranzo e cena, vista l’abitudine a concedersi gli strappi nei weekend.
Massimo Damiano, imprenditore, ha tra le mani una gelateria in piazza Carlo Alberto e un locale con vista sul bastione di Santa Croce: “Tra un film che hanno girato qualche mese fa e l’attuale chiusura, è chiaro che ciò ci penalizza”. Il G7? “Va bene, è un ritorno di immagine del quale penso beneficerà tutta la città, è seguito in tutto il mondo, c’è la visibilità”. Ma ci sono i blocchi: “Si vede che Castello è la location migliore. Allora, se il Comune pensa davvero che sia il rione adatto, che metta mano per tenerlo a posto tutto l’anno. Sempre, non solo per questi eventi. Non c’è un turista che non passi per di qua quando visita la nostra città”.
C’è il G7 del lavoro e metà Cagliari, praticamente, finisce blindata: il rione di Castello in primis, con la prefettura come luogo scelto per ospitare la ministra Marina Calderone e i suoi omologhi di altri sei paesi. Ma anche nel viale Pula, una delle porte d’accesso a Cagliari, via Roma e viale Colombo bisognerà soffrire e prepararsi a tre giorni di disagi e caos. Strade chiuse ma anche parcheggi off limits: il traffico subirà dunque alcuni rallentamenti in corrispondenza degli orari di spostamento di ministri e rappresentanti istituzionali internazionali.









