Piazza Carlo Alberto,quante vicende storiche, artistiche e culturali sono passate da lì. Quanti eventi sono accaduti in quella Piazza: “Sa Prazzitta o Plazuela”, attualmente poco frequentata dagli stessi castellani. Gli abitanti storici sono rimasti veramente pochi. A conferma di quanto diciamo basta scorrere i dati aggiornati e consolidati pubblicati dal comune che indicano il continuo spopolamento della città da tre anni a questa parte.
Castello, in particolare, è arrivato ai minimi storici con solo 1470 residenti. Prendere contro misure e incoraggiare il ritorno nel quartiere di chi ha deciso di trovare soluzioni diverse appare ormai un’impresa impossibile ma sarebbe importante almeno tentarci. Ieri eravamo tutti in piazza per presentare un libro ed è stato sconfortante assistere all’ennesima chiusura della via Lamarmora ed al transennamento piazza. Eravamo lì a parlare di Castello, di mare, del Poetto, in tutte le sue declinazioni, con grande passione e amore per un quartiere unico, irripetibile, da cui si ammirano favolosi scorci della città.
E’ triste vedere come sono ridotti i palazzi intorno alla piazza, le condizioni precarie in cui sono ridotti. A prima vista mostrano le crepe del deterioramento, in parte sono disabitati e forse privi delle necessarie condizioni di sicurezza. Non ci fa’ lustro e ci dispiace che l’intervento della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, abbiano modificato il taglio della discussione. Dal passato e dal presente, ci si è allontanati per ascoltare le ipotesi di un futuro incerto e non databile. Difficile da pensare, difficile da accettare. Scriverne non aiuta ad avere la speranza di rivederlo nel suo minimo splendore.
La Rocca de Casteddu ‘e Susu è oggi un complesso di immobili diroccati, di palazzi storici fatiscenti , ma nello stesso momento regala un panorama da sogno. Sappiamo che presto nel quartiere inizieranno i lavori e sono previsti dei cambiamenti anche grazie al nuovo Piano particolareggiato del centro storico. Di certo a settembre il quartiere si trasformerà in un set cinamotagrafico e diventerà la location del nuovo film del regista Enrico Pau. Quest’ultimo era presente all’incontro e ha letto con grande trasporto il suo contributo al volume “Poetto 1913 2013 cento anni un secolo”. Ci pensi la cultura, ci pensino gli uomini di buona volontà, pensiamoci insieme se la politica non riesce. Pensiamoci meglio possibile, più presto possibile. Gradiremo tutti, amici vicini e lontani, turisti ed indigeni che il quartiere riprendesse vita. Almeno credo.
Gianfranco Carboni













