“E che commento posso fare? Non ho parole, non ho davvero più parole”. Sergio Marracini, direttore dei due Covid hospital cagliaritani, resta quasi incredulo nell’apprendere che c’è chi ha speso soldi per riempire Cagliari con manifesti negazionisti legati al vaccino contro il Covid e gli stessi vaccinati. I 6×3 sono comparsi in più punti, da Is Pontis Paris a via dei Donoratico, e portano la firma di “Is Pipius No Si Tocant”, gruppo-associazione che, da circa due mesi, organizza manifestazioni “contro il green pass e l’obbligo vaccinale”, quest’ultimo inesistente in Italia. Anche per domani, tanto per cambiare, su alcune chat Telegram circola il manifesto dell’ennesima manifestazione, sempre in piazza Garibaldi, “contro il green pass e la dittatura sanitaria”. Parole e concetti, a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, con decine di migliaia di morti solo in Italia, che fanno rabbrividire chi si trova ogni giorno e ogni ora a dover combattere nelle corsie tra positivi gravi e letti dedicati ai pazienti Covid da recuperare. Nei cartelloni vengono riportati numeri su presunte “reazioni avverse” al vaccino, oltre a quattro frasi-slogan: “Vaccinato contagioso, no al green pass, il ‘vaccino’ è sperimentale, non siamo cavie”.
“Continuerò a lavorare per cercare di convincerli”, dice Marracini. Chiaro il riferimento ai dubbiosi, praticamente tutti, che partecipano ad eventi no vax e che hanno applaudito quando hanno visto i cartelloni firmati da “Is Pipius No Si Tocanta” appesi a Cagliari: “In città abbiamo duecento ricoverati per Covid, centonovanta non hanno il vaccino”. Numeri, ufficiali, ripetuti ancora una volta, con la speranza di poter far cambiare pensiero a chi non si fida della ricerca e della scienza.