La situazione è grave, mancano le sacche e ai 500 talassemici seguiti al microcitemico, che ogni 20 giorni hanno bisogno delle trasfusioni, i medici avvisano che potrebbero saltare poiché manca la materia prima, cioè il sangue. Portavoce del malessere è
Ivano Argiolas, già presidente dell’associazione sarda dei talassemici, attualmente presidente dell’ente benefico Renzo Galanello (studioso della talassemia), che denuncia “questa gravissima situazione” che affligge lui e “tutti coloro che in Sardegna hanno bisogno, per vivere, di fare terapie trasfusionali”. L’appello: “Perché questo non avvenga più occorre che chi può diventi donatore di sangue abituale”.










