Tentato suicidio al penitenziario minorile di Quartucciu. QUesta notte la Polizia Penitenziaria non ha trascorso una notte tranquilla. Nel corso del servizio notturno, in tutto il carcere solo tre poliziotti di cui uno a presidio della Portineria e gli altri compresa la Sorveglianza Generale al controllo delle tre sezioni detentive suddivise in vari piani con 15 minori circa.
Attorno alle 3:30 dall’interno di una delle sezioni detentive si sente un forte rumore e delle voci quindi l’Agente, questa volta con l’Ispettore, entrano in sezione ed arrivano presso una camera di pernottamento da dove appunto arrivava il rumore e la voce, lì hanno visto un detenuto a terra. Immediatamente entravano all’interno della camera e notavano che il detenuto, un diciasettenne algerino dentro per reati legati alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, aveva legato attorno al collo dei lacci da scarpe ma lo stesso, in base ai primi soccorsi, non risultava in pericolo di vita. Nel frattempo, avvisata poco prima, giungeva in Istituto l’ambulanza medicalizzata. L’intervento del personale medico accertava le condizioni del detenuto per il quale non si è dato corso al ricovero in ospedale visto che dalla visita ne scaturiva che si trattava più che altro di un gesto dimostrativo.
“Ormai tutti gli sforzi messi in campo dall’amministrazione regionale, dirigente del Cgm, direttore dell’Ipm, comandante di reparto unitamente a tutti i poliziotti penitenziari non bastano- denuncia il segretario regionale Giovanni Villa – più e ci si avvicina al tracollo totale. Al dipartimento della giustizia minorile e di comunità si assumano le loro responsabilità ed intervengano immediatamente prima che accada l’irreparabile. Oggi si è trattato di un atto dimostrativo domani potrebbe essere peggio, senza personale chi garantirebbe il piantonamento in ospedale e sempre che non accada qualcosa di peggio? Pensando come pensano all’amministrazione basta richiamare chi è in ferie.”











