Auto prese di mira e danni per migliaia d euro. Quel che sta accadendo da tempo nelle aree adiacenti la casa circondariale di Uta sa di possibili atti intimidatori. A chiederselo e a inviare una missiva al direttore Gianfranco Pala e al Provveditore Amministrazione penitenziaria Regione Sardegna, Maurizio Veneziano, è il segretario generale della Cisl Nino Manca: “In più occasioni il Personale di Polizia penitenziaria ha subito dei danneggiamenti alle proprie auto, le stesse sono state posteggiate in un parcheggio adiacente l’ingresso dell’Istituto penitenziario e la Caserma Agenti. In data 13 maggio la Segreteria Provinciale con una nota Le segnalava in merito alla scarsa sicurezza che vi era nel parcheggio chiedendo anche di adottare provvedimenti risolutivi, la S.V. rispondeva che l’Amministrazione non poteva fare nulla in quanto vi era anche un contenzioso con la ditta che aveva fatto i lavori. Il risultato è stato quello che tutti sappiamo e cioè, auto di colleghi prese di mira che hanno subito danni per migliaia di euro. Non si capisce cosa effettivamente stia accadendo presso l’Istituto da Lei diretto certo è che così non si può continuare ad andare avanti specialmente quando viene a mancare la sicurezza in quei luoghi esterni e limitrofi il penitenziario che sono in uso alla Polizia penitenziaria, e non solo, e questa anormalità potrebbe inevitabilmente riversarsi anche sulla sicurezza interna. Se si pensa a quanto accaduto qualche giorno addietro dove un giovane criminale ha tentato di rifornire, e/o spacciare della droga in Istituto, ed il tutto dopo aver scavalcato l’intercinta, e che solo grazie al tempestivo intervento degli agenti, che professionalmente hanno fermato l’intruso, il delinquente non ha raggiunto il suo scopo. Lo stesso poteva benissimo arrivare in vari punti e strutture come la stessa Caserma Agenti e al Nucleo Traduzioni, insomma a tutte le strutture esterne alle sezioni detentive. Ed in questo caso stava entrando con della droga, nulla ci fa escludere e non pensare che la prossima volta qualcuno possa entrare con armi o addirittura con dell’esplosivo. Riteniamo, vista la scarsa illuminazione intorno al penitenziario e vista la mancanza di videosorveglianza, che l’Amministrazione intervenga in tempi non biblici a mettere in sicurezza le aree interessate, sia quella del parcheggio che di tutto il perimetro dell’intercinta e del muro di cinta. L’Amministrazione chieda supporto, visto il numero esiguo di unità a disposizione, ad altre forze armate per il controllo del perimetro esterno interessando direttamente anche il Prefetto, si avviino delle indagini mirate affinché vengano date risposte certe al Personale che ha subito i danni alle proprie autovetture, non escludendo finanche che queste azioni delinquenziali potrebbero trattarsi di veri e propri atti intimidatori contro il Corpo di Polizia penitenziaria. Si potrebbe permettere, in attesa di garantire alla giustizia il responsabile, di far parcheggiare il Personale all’interno”.












