Con il nuovo anno, al via i lavori contro il dissesto idrogeologico a rio San Girolamo – Masone Ollastu: ultimi passaggi burocratici, si attende un nullaosta, e proseguiranno le opere per la sistemazione idraulica e gli interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nelle località Poggio dei Pini ed altre frazioni- dagli attraversamenti della S.S. 195 verso monte. Il sindaco Beniamino Garau: “Fatti concreti, abbiamo lavorato sin da subito per questo obiettivo”. La sicurezza al primo posto, insomma, per Garau e la sua giunta che, dopo una serie di passaggi burocratici, che hanno richiesto una “lunga” tempistica per essere espletati, dalle carte si passa alla pratica. Interlocuzioni continue con la Regione Sardegna per assicurare la messa in sicurezza di uno dei territori più colpiti dalle alluvioni: grazie alla richiesta di una variante, è prevista anche la bitumatura della bretella di collegamento fra la frazione di San Girolamo Alta e la S.S. 195. Una pioggia di milioni per la realizzazione dei lavori che costituiscono la prosecuzione verso monte delle opere di sistemazione idraulica dei due rii, iniziata con il primo lotto. Un rilevato arginale in sponda destra e sinistra dalla S.S. 195 verso Monte, un arginale in sponda sinistra, parallelo alla S.S. 195 dal ponte fino all’argine previsto nel primo lotto. Risagomatura dell’alveo inciso del rio San Gerolamo, spostamento di sottoservizi esistenti nei tratti interessati dalle sistemazioni.
Sono indelebili le immagini della furia devastante dell’acqua che ha provocato morte e distruzione: lavori tanto attesi, questi, e necessari per garantire la sicurezza ai cittadini. Barriere in legno e acciaio “a perfetta regola d’arte” si legge nei documenti ufficiali, “con prodotti idonei alla lunga conservazione del materiale”.
Opere che, nel corso dei mesi, hanno subito dei rallentamenti: durante la realizzazione dei lavori di realizzazione dello spostamento del canale del consorzio di bonifica, infatti, sono stati ritrovati dei reperti archeologici di epoca romana. La Soprintendenza Archeologica di Cagliari ha ordinato, quindi, l’esecuzione di una campagna di scavi che sono stati eseguiti sotto la supervisione degli archeologi Ottaviana Soddu e Paolo Marcialis. Gli scavi sono stati eseguiti tramite gli operai ed i mezzi dell’impresa appaltatrice. Non solo: durante l’esecuzione degli scavi, nelle particelle catastali interessate dalle Serre, si è riscontrata la presenza di rifiuti con prevalente presenza di materiali plastici, frammenti di elementi di copertura in vetroresina e reti metalliche, tubazioni in polietilene e altro. A seguito del sopralluogo in cantiere nell’agosto del 2022, si era stabilito che, in assenza di rifiuti pericolosi, si sarebbe proceduto alla cernita dei rifiuti ritrovati ed al successivo conferimento a discarica sulla base della tipologia di rifiuto ritrovato.










